Napoli, Pedro di Borbone al Santobono per il Centro Ustionati

Il principe: «a Napoli ci sono le mie radici, è importante per me essere qui. In città ho il mio cuore»

Pedro di Borbone e il cardinal Mamberti in visita a Napoli
Pedro di Borbone e il cardinal Mamberti in visita a Napoli
di Vincenzo Cimmino
Domenica 21 Aprile 2024, 18:24 - Ultimo agg. 22 Aprile, 17:58
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Ospiti d’eccezione all’Azienda Sanitaria di Rilievo Nazionale Santobono Pausilipon. Alle 16 di ieri, 20 aprile, hanno fatto visita all’ospedale pediatrico Sua Altezza Reale il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria e Conte di Caserta e il Cardinale Dominique Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

Accompagnati dalle delegazioni del CIS – Corpo Internazionale di Soccorso e del Real Circolo Francesco II, i due ospiti sono giunti nel nosocomio in seguito a una raccolta fondi per la realizzazione di un centro per bambini ustionati.

L’incontro si inserisce all’interno della tre giorni a Napoli del Principe Pedro di Borbone, Grande di Spagna e undicesimo in linea di successione al trono spagnolo. Pedro di Borbone, discendente diretto di re Ferdinando II delle Due Sicilie, ha iniziato il suo tour a Napoli l’altro ieri, il 19 aprile. Il primo impegno è stato nella chiesa di sant’Antonio abate di Napoli. Accolto da don Mario D’Orlando e Pietro Funaro, il nobile spagnolo ha scoperto un quadro raffigurante il suo avo Carlo III all’interno della chiesa.

«Qui ci sono le mie radici, è molto importante per me essere qui, a Napoli. – ha dichiarato S.A.R.

don Pedro di Borbone – Anche se non parlo l’italiano e il napoletano, riesco a capire queste lingue. Qui, in questa città, ho il mio cuore». Nella stessa giornata di ieri, prima di essere al Santobono, don Pedro e il cardinale Mamberti sono stati nella Reale Pontificia Basilica di San Francesco di Paola. Lì, Sua Eminenza Reverendissima Mamberti ha celebrato il solenne Pontificale di San Giorgio Martire del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

Per l’occasione sono stati insigniti 143 nuovi cavalieri dell’antichissimo Ordine. «È importante non solo celebrare le glorie del passato, – ha commentato il cardinale Mamberti – ma vivere oggi secondo lo stesso spirito e la stessa fede che ha animato la vita di chi ci ha perceduti su questa terra. Oggi dobbiamo proseguire negli stessi valori che hanno fatto grande questa città. Seguiamo l’esempio di Gesù, che ci ha salvati». Con la nomina sono stati consegnati ai neocavalieri anche i diplomi di appartenenza all’ordine.

La raccolta fondi che ha portato al donativo in programma al Santobono inizia nel 2023. È stata raccolta una somma che, consegnata alla Fondazione Santobono Pausilipon, sarà utilizzata per la creazione di un centro destinato alla cura e all’accoglienza dei giovani pazienti vittime di ustione. Ad accompagnare il Principe Borbone delle Due Sicilie e Orléans e il Cardinale Mamberti, anche il marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, dalla cui volontà nasce il Corpo Internazionale di Soccorso, Luogotenente per l’Italia Meridionale Peninsulare del Sovrano Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

«Credo sia indispensabile aiutare il prossimo. – conclude il marchese Sanfelice di Bagnoli – Noi del Sacro Militare Ordine Costantiniano siamo una organizzazione fatta da cavalieri, persone sensibili verso il prossimo. L’umana solidarietà è una delle regole del nostro Ordine. Per quanto riguarda il Corpo Internazionale di Soccorso, noi siamo attivi con una serie di attività di volontariato in campo nazionale e internazionale. Siamo stati all’estero, come in Libano, in Afghanistan, in Ucraina. Le iniziative del Corpo sono molteplici: apriamo sportelli nelle scuole per dialogare con i ragazzi per capire le loro paure, le loro tensioni, e aiutarli. Tutto per contrastare bullismo, cyberbullismo, ludopatia, insomma per contrastare quelle problematiche cui i ragazzi possono andare incontro».

La tre giorni a Napoli del principe don Pedro di Borbone e del cardinale Mamberti si conclude oggi, 21 aprile, con la visita al Real Monte e Arciconfraternita di San Giuseppe di Vestire i Nudi.

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