«Vediamoci per un chiarimento a piazza Carlo III». È cominciata con questa frase, a metà tra un invito e una minaccia, la lite sfociata nel sangue tra le due ragazze napoletane finite in ospedale la notte tra il 14 e il 15 settembre. Dopo la mezzanotte, è squillato il cellulare di una delle giovani e, da quel momento, è cominciato il confronto tra le due, in competizione per amore perché interessate allo stesso ragazzo, originario dei Quartieri Spagnoli e conteso via social da entrambe. A distanza di poco più di un’ora dalla telefonata per darsi appuntamento, le ragazze sono state entrambe medicate all’ospedale Vecchio Pellegrini per le ferite da taglio riportate sull’avambraccio e la mano, nel caso della 22enne con una prognosi di 15 giorni e sul dorso di una sola mano per la 19enne, con una prognosi di 7 giorni.
Le voci incalzano sempre più tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli dove la gente si lascia andare a commenti di ogni genere ma il pensiero condiviso riguarda la «colpa dei social che stanno facendo uscire fuori di testa giovani e adulti».
«Appena è scesa dall’auto, è cominciata l’aggressione, prima con degli strattonamenti e poi entrambe si sono tirate i capelli» racconta sempre il gruppetto di amiche che sostiene di aver visto la 19enne «impugnare un coltello da cucina» e ferire la loro amica che, a quel punto ha cercato di coprirsi il volto con le mani. «Urlavamo e avevamo paura ma siamo riuscite, insieme alle amiche della 19enne, a separarle», continuano le 20enni ancora profondamente scosse per l’accaduto. «L’aveva minacciata fin dal primo momento al telefono ma non credevamo che si potesse arrivare a tanto» concludono le ragazze. Una volta giunte in ospedale, dove è arrivata prima la 22enne e circa venti minuti dopo la 19enne, le due hanno cominciato a incolparsi l’un l’altra, invertendo le versione dei racconti quasi simmetrici. Entrambe hanno sostenuto che l’antagonista in amore, l’avrebbe raggiunta al telefono per stabilire l’appuntamento e avrebbe estratto il coltello per aggredirla così che l’altra non potesse far altro che difendersi. Sulla vicenda sono in pieno corso le indagini e gli accertamenti dei poliziotti del Commissariato di Montecalvario che, per il momento, stanno procedendo alla raccolta delle testimonianze per ricostruire nel dettaglio quei minuti di violenza che sarebbe potuta degenerare in tragedia se le amiche non avessero interrotto l’aggressione.