Scuole aperte fino a tardi
ecco l’elenco delle vincitrici

Scuole aperte fino a tardi ecco l’elenco delle vincitrici
di ​Mariagiovanna Capone
Domenica 2 Ottobre 2016, 22:32 - Ultimo agg. 3 Ottobre, 09:43
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La Regione Campania compie un passo importante per sconfiggere la dispersione scolastica. Un tassello che chiarisce il quadro d’insieme della scuola del futuro, con impegni sempre più coinvolgenti da parte di docenti che insieme al mondo dell’associazionismo offriranno nuove forme di dialogo, crescita e sviluppo.

Ben 25 milioni di euro investiti in 454 scuole della Campania, 96 soltanto nel capoluogo napoletano, il 21 per cento del sistema scolastico che con questa pioggia di fondi (55 mila euro circa ciascuna) potrà mettere in atto progetti spesso solo immaginati e che ora diventano realtà. Un contributo fortemente voluto dal governatore Vincenzo De Luca e messa in atto dall’assessore all’Istruzione Lucia Fortini che ha affinato il bando di «Scuola Viva» per offrire nelle ore pomeridiane iniziative culturali, sociali, artistiche e sportive ai ragazzi e alle famiglie, in particolare nei contesti urbani e sociali più complessi. 

I numeri parlano chiaro: oltre 400 mila gli studenti coinvolti nei circa 3 mila moduli didattico-formativi, composti da 115 mila ore lezioni straordinarie per circa 37 mila aperture settimanali rivolte alla platea scolastica e al territorio che coinvolgeranno anche 3 mila associazioni, strutture formative, professionisti, esperti ed enti preposti. «Uno sforzo enorme che per avere il maggior impatto possibile è stato immaginato distribuito su tre anni e prevede attività in circa 500 istituti scolastici distribuiti in tutte le cinque province della Campania».

Iniziative totalmente gratuite e aperte al territorio, rivolte principalmente agli studenti iscritti ma anche agli studenti degli altri istituti del territorio e ai giovani fino ai 25 anni di età, italiani e stranieri, perché l’obiettivo principale è «il coinvolgimento di tutta la popolazione». Un’ambizione che in alcuni casi trova già consensi poiché con il progetto «Scuola al centro» voluto dal ministro Stefania Giannini per la scorsa estate, e che ora è entrata nella seconda fase, molti istituti hanno toccato con mano la voglia e il desiderio di vivere la scuola tutto l’anno, con frequenze massicce, soprattutto nelle periferie complesse, anche da parte dei genitori non solo degli alunni. 

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