Napoli, sequestrati beni della camorra al boss del clan di Ponticelli

La confisca di beni per un valore complessivo stimato di circa 1 milione di euro

Sequestrati beni della camorra
Sequestrati beni della camorra
Martedì 2 Gennaio 2024, 11:10 - Ultimo agg. 18:09
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Nella zona di Napoli Est i militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza e il personale della squadra mobile della Questura di Napoli, in collaborazione con il servizio centrale Investigazione Criminalità Organizzata, hanno attuato il sequestro preventivo dei beni appartenenti ad uno dei membri di spicco (in particolare nello spaccio di droga) del clan di Ponticelli «De Micco-De Martino».

Il provvediemento, in realtà , trae origine da alcune indagini svolte dalla polizia che, lo scorso 14 settembre, hanno portato all'attuazione di una misura cautelare nei confronti del soggetto in questione e di due suoi familiari (figlio e cognato), indiziati dei reati di detenzione e porto illegale di arma da fuoco in luogo pubblico, nonchè tentata estorsione, aggravati dal metodo mafioso.

Le indagini sono state avviate dopo che il soggetto, lo scorso 8 luglio 2023, è stato vittima di un agguato, essendo stato ferito con colpi di arma da fuoco all’addome, alla clavicola e all’orecchio sinistro.

Attacco di chiara matrice camorristica, collegato ai contrasti tra clan rivali attivi nel quartiere di Ponticelli.

Ricoverato in ospedale, l'uomo è poi tornato sul territorio, continuando a perpetuare gli stessi crimini. 

Di seguito, la guardia di finanza di Napoli ha messo in atto una serie di accertamenti economico-patrimoniali, i quali hanno fatto emergere significative incongruenze, articolate in un lunghissimo arco temporale (compreso tra il 2010 e il 2023), tra il valore dei beni appartenenti all'indagato - attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Avellino - e ai suoi familiari, e i redditi dichiarati o le attività economiche svolte.  

Per questo motivo, le forze dell'ordino hanno effettuato il sequestro di un’abitazione ad uso civile comprensiva di box auto, due autovetture e le giacenze sui rapporti bancari e finanziari dell’indagato, per un valore complessivo stimato di circa 1 milione di euro.

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