Sgomberati gli abusivi a Napoli: «Li ospiterà il Comune»

Il ministro Piantedosi
Il ministro Piantedosi
di Paolo Barbuto
Mercoledì 12 Luglio 2023, 11:51
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La polizia blocca gli accessi da entrambi i lati del vicolo del Centro Storico, i turisti passano attoniti e impauriti: che succede?

Succede che a via San Nicola a Nilo è il giorno degli sgomberi dalle case del Comune occupate abusivamente. Dopo un po' di proteste davanti Palazzo San Giacomo gli occupanti hanno accettato la mediazione del Comune della quale s'è fatto garante l'assessore Trapanese: saranno ospitati proprio dall'Amministrazione per i primi tempi, in attesa di trovare un'altra, definitiva, sistemazione. In realtà gli occupanti sono certi che il Comune si occuperà di loro per sempre e che sarà proprio la Giunta locale a fornire loro un altro tetto sotto al quale andare a vivere.

Lo sgombero rappresenta la fase conclusiva di una lunga e accurata indagine della Procura di Napoli, condotta dalla Quinta sezione (tutela ambiente e territorio) coordinata dal procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli, al termine della quale si è appurato che sei nuclei familiari erano occupanti totalmente abusivi delle case di proprietà comunale nell'ex convento di via San Nicola a Nilo.

Le sei persone individuate come responsabili delle occupazioni, per le quali si profila un'accusa di «invasione di terreni ed edifici», sono state identificate dopo una lunghissima attività investigativa che ha imposto l'acquisizione di documenti storici attraverso i quali risalire alle assegnazioni degli appartamenti. L'attività è stata condotta da un gruppo interforze che ha coinvolto la Squadra Mobile, il commissariato Decumani, la guardia di finanza e l'unità operativa tutela patrimonio della polizia municipale.

Lo sgombero di ieri era finalizzato al sequestro preventivo emesso dal gip presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura, perché quella struttura sarebbe ufficialmente destinata a "ritiro per anziani".

Sull'intervento nel Centro Storico di Napoli è intervenuto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che si trova in missione istituzionale negli Stati Uniti: «A Napoli, oggi, un ulteriore intervento, tra quelli già avviati in tutto il Paese, per tutelare il patrimonio edilizio pubblico e restituirlo ad un uso legale. È una strada su cui è necessario proseguire perché solo intervenendo sulle occupazioni abusive, che molto spesso interessano immobili fatiscenti, è possibile dare avvio a quei processi di riqualificazione urbana che giocano un ruolo di grande importanza sia sul piano della legalità che della vivibilità dei quartieri».

Proprio dallo stesso edificio, qualche tempo fa, sono state sgomberate persone ritenute contigue a clan camorristici.

Le operazioni di sgombero sono andate avanti senza nessun momento di tensione. Scatoloni già preparati e camioncini delle ditte di traslochi già pronti nell'antico giardino che si trova dietro la cortina di pietra che domina via San Nicola a Nilo. Ai balconi ancora legate le bandiere azzurre che hanno celebrato lo scudetto del Napoli, in un angolo una piscina gonfiabile di gomma per offrire refrigerio ai bimbi di quelle case.

Proprio la presenza di bambini e di persone disabili nel novero delle persone sgomberate, ha imposto al Comune di offrire un'alternativa. In una riunione di Giunta di lunedì pomeriggio è stata accettata la proposta dell'assessore al welfare, Luca Trapanese, per creare un fondo da 55mila euro, prelevati dal fondo di riserva, da destinare all'accoglienza degli sgomberati: «Abbiamo scelto di sostenere questi nuclei familiari perché versano tutti in condizioni di grande fragilità ha spiegato Trapanese - ci sono persone anziane e bambini disabili. Una situazione molto difficile che si unisce all'estrema povertà che le famiglie della nostra città vivono. Ci adopereremo come Giunta per ricollocare queste persone in appartamenti destinati all'utilizzo sociale ed a supporto di chi ne ha bisogno».

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