Napoli, strage sulle strade: le vittime dell'“anno orribile”

Dal bambino dalla barista, tutti investiti mentre attraversavano

Travolti e uccisi a Napoli
Travolti e uccisi a Napoli
di Melina Chiapparino
Venerdì 30 Dicembre 2022, 00:05 - Ultimo agg. 31 Dicembre, 16:04
4 Minuti di Lettura

Un bilancio drammatico e allarmante chiude il 2022 rivelando i limiti di una città dove c’è ancora molto da fare, sotto il profilo della sicurezza stradale. Nel giro di poco più di 12 mesi, a Napoli, hanno perso la vita sei persone, tutte investite mentre stavano attraversando la strada e, in alcuni casi, da pirati che dopo l’impatto hanno fatto perdere le loro tracce. Le indagini della sezione Infortunistica stradale della polizia municipale hanno individuato ogni responsabile ma, per il momento, non ci sono state condanne e non si è concluso alcun procedimento giudiziario. 
 
Tra le sei vite spezzate a Napoli, si sono tragicamente incrociati i destini di due fratelli napoletani di origine tunisina. Mustafha Zibra di 36 anni ed Elvira che ieri ne avrebbe compiuti 34, vivevano insieme alla mamma Alba che li ha cresciuti da sola e che, oggi, è rimasta orfana di entrambi, investiti mortalmente. Mustafha aveva da poco concluso il suo turno di pizzaiolo e stava rincasando, a Pianura, a bordo della sua bicicletta quando è stato travolto da un’automobilista che, dopo averlo investito, è scappato nel cuore della notte.

Il 36enne, padre di due bimbi piccoli, aveva finalmente trovato un lavoro più stabile, dopo tanti tentativi per riuscire a mantenere la sua famiglia e la madre. Quella sera del 10 dicembre 2021, stava tornando a casa per prepararsi al Natale con Christian e Gioia, i suoi piccoli di 10 e 4 anni.

Otto mesi dopo, Elvira si stava preparando per festeggiare il suo anniversario di fidanzamento con Carlo, l’uomo che avrebbe voluto sposare dopo 15 anni di storia d’amore. Erano le tre di notte a cavallo tra il 28 e il 29 agosto 2022, la 33enne che lavorava presso uno chalet su via Caracciolo, stava attraversando la strada per gettare i rifiuti, quando un centauro che correva a tutta velocità l’ha speronata trascinandola e travolgendola con la moto. Elvira, poco prima dell’impatto, aveva telefonato al fidanzato. Si erano promessi di festeggiare il loro anniversario al primo giorno libero perché dovevano lavorare. Tra i sogni, sussurrati al telefono, il più grande di Elvira, era avere un figlio. 

La vita di Christian Carezza era sbocciata da soli tre anni quando, il 25 giugno 2022, è stata strappata via. Il piccolo si trovava sul marciapiede in via Ronchi dei Legionari, a Fuorigrotta. Teneva per mano Giovanni, il fratellino di 12 anni e, a fianco a loro, c’era la mamma perché, quella mattina, calda e soleggiata, avrebbero raggiunto gli altri familiari a mare, in uno stabilimento a Bagnoli. Christian non faceva che parlare di Ciro, il papà che li aspettava con Denise, la sorella 15enne per trascorrere una giornata tutti insieme, come facevano sempre, coccolando a turno il più piccolo della famiglia. È successo tutto in un attimo. Un’auto è uscita fuori strada, finendo sul marciapiede e travolgendo Christian e sua mamma, proprio sotto il balcone del loro appartamento. Il bimbo non è sopravvissuto, a differenza del fratello e della mamma ma, per tutta la famiglia, ora non c’è che un vuoto inconsolabile. 

 

Anche i sogni di Giuseppe Iazzetta, brillante ingegnere dell’Alenia, sono stati infranti da un’auto che l’ha colpito mentre stava attraversando sulle strisce pedonali, a pochi passi da casa sua, in piazza Sannazaro. Il 62enne con la passione per i motori e la storia, è stato investito il 18 settembre 2022, mentre portava a spasso il cagnolino. Quella domenica mattina l’avrebbe trascorsa in famiglia, come faceva sempre dedicando tutte le sue attenzioni alla moglie Antonella e ai due figli Michele e Gabriella.

Poco tempo dopo, l’11 ottobre, nello stesso modo, ha perso la vita Alessandra Navarra, 62enne napoletana investita mentre attraversava le strisce pedonali in via Piedigrotta. La donna che lascia il marito e i figli Simona e Massimiliano, di 34 e 31 anni, indossava un costume sotto i vestiti perché, al primo sole, dopo un vita trascorsa a lavorare nel negozio di famiglia, si concedeva un po’ di relax sugli scogli di Mergellina.

L’ultima vita spezzata è quella di Giuseppe Rubinacci che pochi giorni dopo l’investimento, il 5 dicembre, avrebbe compiuto 82 anni. L’anziano con la passione per il burraco, si era completamente dedicato alla famiglia dopo il pensionamento, aiutando costantemente la moglie e seguendo i sei nipotini avuti dai tre figli. Poco prima di essere investito da un pirata della strada a bordo di una moto, Giuseppe si stava recando alle poste, in via Baku per fare uno dei tanti servizi con cui cominciare la giornata. Galleria triste di un anno orribile: facce diverse, stesso senso di impotenza. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA