Napoli, studentato a Santa Chiara: 50 posti letto ai fuori sede
nell’ex Istituto Pontificio

Programma della facoltà di Architettura: «A breve il bando per l’avvio dei lavori»

L'area di Santa Chiara
L'area di Santa Chiara
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Sabato 2 Marzo 2024, 06:00 - Ultimo agg. 3 Marzo, 07:47
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È stato firmato questa mattina in Prefettura un accordo per la concessione dell’ex Istituto pontificio alla Regione Campania. In quella struttura, all’interno del complesso di Santa Chiara, verrà realizzato uno studentato con cinquanta posti letto.

Alla cerimonia per la firma della concessione d’uso dell’antico edificio nel cuore della città, era presente il padrone di casa, il Prefetto Michele di Bari che, a nome del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, ha concesso l’utilizzo gratuito alla Regione, rappresentata dal direttore Generale Ennio Parisi e dall’assessore al Governo del territorio e all’Urbanistica, Bruno Discepolo. Al tavolo anche gli altri “attori” di questa vicenda, Padre Salvatore Vilardi della Provincia napoletana dei Frati Minori Francescani e l’architetto Rosalia D’Apice della Soprintendenza.

Lo studentato verrà realizzato con fondi di un bando ministeriale aperto all’intero Paese, che in Campania ha visto finanziati in tutto sei progetti, compreso quello di Santa Chiara. Il percorso per giungere alla concessione di ieri, che darà il via al restyling dell’edificio storico e alla creazione delle stanze per gli studenti, è partito due anni fa. Sulla base dell’idea di procedere al ripristino dell’edificio in rovina e alla creazione dello studentato, i frati Francescani hanno fatto il primo passo, lasciando la proprietà del bene al Fec, il Fondo Edifici di Culto che viene gestito, nei singoli territori, dalle prefetture di riferimento. Una volta entrata in possesso dell’immobile, la Prefettura di Napoli ha chiesto alla Regione di avanzare una proposta di concessione basata su documentazioni certe di trasformazione della struttura. È arrivato, al momento giusto, un bando del Ministero dell’Università e della Ricerca, destinato proprio alla realizzazione di alloggi per studenti. La Regione ha presentato richiesta e ha ottenuto i finanziamenti. Solo dopo il passaggio definitivo dell’ottenimento dei fondi, concretizzato all’inizio dello scorso autunno, è stato possibile passare all’atto di concessione che è stato siglato ieri.

Per capire in che modo trasformare l’ex Istituto Pontificio all’interno di Santa Chiara è stato necessario realizzare un progetto che la Regione ha affidato alla Federico II. Il bando ministeriale non prevedeva fondi per la progettazione, sicché sono stati utilizzati finanziamenti europei del piano Jessica (Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas) ed è stata inviata una richiesta di adesione al dipartimento di Architettura dell’università Napoletana. Il Diarc ha risposto positivamente alla proposta dell’Ente regionale con una richiesta di 50mila euro che, con l’aggiunta di Iva e oneri sono diventati 60mila.

In effetti, proprio il dipartimento di architettura della Federico II, con largo anticipo rispetto alla richiesta dell’amministrazione regionale, aveva organizzato un laboratorio di Architectural Design for Heritage, nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale Archer (Architetcure & Heritage), proprio sul tema «Un nuovo progetto per l’istituto Pontificio di Santa Chiara».

Solo nei prossimi mesi, dopo la sistemazione della documentazione di concessione d’uso, la Regione potrà varare il bando per la progettazione esecutiva e poi per i lavori. I tempi, come sempre accade quando c’è la burocrazia di mezzo, saranno piuttosto lunghi; probabilmente l’anno prossimo di questi tempi, se tutte le procedure saranno andate a buon fine, si vedranno i primi operai nel cantiere. E l’intervento, visto lo stato in cui si trova l’edificio, sarà decisamente lungo.

La base del progetto di massima, però, è estremamente affascinante. In particolare la zona del piano terra dell’edificio, quella destinata alla vita comune degli studenti, contiene dettagli di grande appeal. Sono previste sale studio e biblioteche; stanze relax destinate anche ad ospitare attrezzi da palestra, luoghi di condivisione del pasto di fianco alla cucina che sarà a disposizione di tutti, un’ampia area verde all’aperto dove fermarsi nei giorni di primavera e d’estate. Il tutto all’interno del complesso di Santa Chiara: fortunati gli studenti che saranno accolti qui.