Anm, Mascolo: «Napoli, oggi mi vergogno dei trasporti ma presto saranno il mio orgoglio»

Anm, Mascolo: «Napoli, oggi mi vergogno dei trasporti ma presto saranno il mio orgoglio»
di Paolo Barbuto
Domenica 22 Agosto 2021, 09:08 - Ultimo agg. 23 Agosto, 01:12
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Il ruolo da direttore generale di Anm impone a Francesco Mascolo di affrontare l'intervista sulla difensiva, l'esperienza gli consente di usare un milione di parole per spiegare che la situazione delle funicolari e del trasporto a Napoli non è nera come sembra. Però Mascolo è uomo leale e alla fine non si nasconde: «Oggi mi vergogno dei trasporti napoletani e chiedo personalmente scusa per i disagi. Però chiedo fiducia e un po' di tempo perché le cose stanno cambiando. Sono certo che presto mi sentirò orgoglioso, e con me lo saranno tutti i napoletani». L'intervista, però, parte dai guai delle funicolari.

Tre giorni di passione consecutivi, cosa succede?
«Non si tratta di eventi collegati.

I problemi a Chiaia e Centrale possono accadere. Differente il discorso sui dipendenti che, in tanti e all'improvviso, giovedì scorso si sono assentati».

Hanno presentato certificati medici o fatto ricorso a strumenti consentiti dal contratto.
«Abbiamo avviato una inchiesta interna per verificare caso per caso, abbiamo chiesto visite fiscali. Io mi domando come fanno certi medici a concedere giorni di malattia in periodo così delicati dell'anno sul fronte del lavoro».

Cosa fa, dubita? La malattia arriva quando capita.
«No, non sollevo dubbi però aspetto la conclusione dell'indagine interna».

Se una funicolare è colpita da un incendio e un'altra si blocca il giorno seguente forse qualche problema c'è.
«L'incendio a Chiaia è stato generato da un quadro elettrico sotto sforzo per un guasto a una pompa. Può accadere. La funicolare centrale s'è fermata per una difficoltà di collegamento fra la linea e i computer che garantiscono la sicurezza, anche questo può succedere».

Non è che manca la manutenzione?
«La facciamo la manutenzione ma con la torrida temperatura di questi giorni gli impianti sono più fragili. Comunque per la vicenda di Chiaia stiamo facendo approfondimenti».

Insomma, non c'è un problema collegato alle funicolari.
«No, non c'è nulla di connesso fra gli eventi che le hanno bloccate».

Sembra che lei veda una situazione perfetta in Anm.
«Guardi che non è così, lo sanno tutti che c'è tanto da fare. Sul fronte delle assunzioni stiamo procedendo a un bando per 68 manutentori, quando c'è stato il problema dei capi servizio alle funicolari abbiamo avviato procedure interne per qualificarne altri cinque che sono già entrati in servizio, anche per gli autisti ci stiamo muovendo».

Ieri mattina i turisti erano attoniti: funicolare ferma, nessun orario ufficiale della Metro, nessun avviso ufficiale sui blocchi del servizio.
«Sa qual è il problema vero? Che in Anm da tanti anni manca una costante programmazione. Le cause sono state tante, dall'incertezza sul contratto di servizio ai problemi finanziari che hanno portato al recente concordato. Adesso, però, le cose stanno cambiando».
 

Cioè inizierà una programmazione a lungo termine?
«Ci proveremo, anche se resta l'incognita del contratto di servizio con la Regione che scadrà nel dicembre del 2022».

Potrebbe non essere rinnovato?
«Noi lavoreremo come se non ci fossero dubbi. Poi si vedrà».

Intanto il 22 di agosto del 2021 Napoli continua ad avere un trasporto pubblico imbarazzante.
«Le foto delle file alle biglietterie mi hanno fatto vergognare, anche se le colpe non sono di Anm. Anche i servizi di trasporto, oggi mi fanno vergognare. Però in quest'azienda ci sono migliaia di persone capaci, tenaci e pronte a imprimere la svolta. Abbiamo progetti e idee che stiamo costruendo con impegno e fatica. È vero, oggi sembra che tutto vada male ma io guardo al futuro e so per certo che le cose cambieranno. Presto io e i napoletani ci sentiremo orgogliosi del nostro trasporto pubblico.
 

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