Napoli, in piazza la filiera del turismo:
«Agenzie di viaggio, un crollo verticale»

Napoli - La protesta dell'intera filiera del turismo
Napoli - La protesta dell'intera filiera del turismo
di Eduardo Improta
Giovedì 21 Maggio 2020, 15:10 - Ultimo agg. 19:43
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Centinaia di operatori della filiera del turismo sono scesi in piazza per dimostrare e chiedere interventi di sostegno alle loro attività in profonda crisi economica a seguito all’emergenza sanitaria dovuta al Covid 19. Gli operatori delle agenzie di viaggi, le guide turistiche, gli animatori dei villaggi turistici si sono dati appuntamento in piazza del Plebiscito dove hanno manifestato in piena sicurezza con rispetto del distanziamento sociale indossando le mascherine anti contagio. 

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La manifestazione è stata promossa dall’associazione Agenzia di Viaggi Unite, presieduta da Cesare Foà, in collaborazione con Aidit, Associazione guide turistiche, Associazione animatori turistici e Abbac. «Se esiste una categoria professionale che pagherà più di altre, in termini di perdita di fatturato e di crollo occupazionale, questa è quella degli agenti di viaggi – spiega Foà – Eppure le nostre proposte non sono state neppure prese in considerazione dalle istituzioni. Molti di noi, anche volendo, non possono riaprire perché non saprebbero cosa vendere, considerando che la maggior parte lavora con l’estero. Per cui, al netto dei mesi di chiusura forzata, entro fine anno il fatturato di sicuro crollerà del 75%».
 
 

«Si tratta di 1200 imprese commerciali dell’intermediazioni e legate al turismo, solo in Campania, che mediamente occupano almeno 3/5 persone con tour operator che offrono lavoro ad almeno 25 persone. Le agenzie di viaggio - spiega il presidente - rappresentano il comparto essenziale in quanto creano pacchetti turistici includendo non solo alberghi, vettori, ristoranti, noleggiatori ma soprattutto offrono a numerose altre attività la possibilità di essere inserite nei pacchetti, garantendo il consumatore finale con professionalità».
 

Le richieste al Governo - Maggiore chiarezza sull’utilizzo e la fruibilità dei voucher, estensione fino al 31 dicembre 2020 delle misure messe in campo per le Pmi  (ovvero cassa integrazione in deroga, agevolazioni sui canoni di locazione, blocco mutui, scadenze di tasse e tributi) e la costruzione di una via preferenziale e certa per il ricorso al credito entro il limite dei 25.000 euro. Queste le richieste prioritarie che l’associazione rivolge a Palazzo Chigi. «A queste aggiungiamo la possibilità di defiscalizzare i pacchetti di viaggio prenotati attraverso la filiera dell’intermediazione – continua Foà – La regolamentazione dei portali turistici con sede estera e una accordo governativo con i gestori delle carte di credito, in maniera da poter avere un costo di transazione fisso ed equiparato a quello di un bonifico bancario».

L'invito alla Regione Campania -La protesta delle adv campane punta anche a regolamentare finalmente un settore che paga la presenza indiscriminata di abusivi. «Auspichiamo davvero che sia possibile istituire una task force in sede regionale in materia turistica che preveda anche un rappresentante delle agenzie. Inoltre chiediamo una maggiore sorveglianza su tutte le agenzie titolari di regolari licenze affinché ottemperino a quanto richiesto dalla legge, ovvero la figura del direttore tecnico, l’assicurazione di responsabilità civile e il fondo di garanzia. Con conseguente chiusura di chi non è in regola».
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