Napoli, usura, corruzione e droga: 11 arresti, indagato un carabiniere. Tra le vittime l'ex calciatore Bruscolotti

Napoli, usura, corruzione e droga: 11 arresti, indagato un carabiniere. Tra le vittime l'ex calciatore Bruscolotti
Martedì 25 Ottobre 2022, 07:05 - Ultimo agg. 23:07
5 Minuti di Lettura

Usura, droga, corruzione e un vero e proprio sodalizio criminale scoperto e stroncato a Fuorigrotta.

I carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito oggi un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, a carico di 11 persone, gravemente indiziate - a vario titolo - di usura, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo.

È stato così sgominato il sodalizio Baratto-Volpe a Fuorigrotta, che rientrava nella sfera di influenza della cosiddetta “Alleanza di Secondigliano” o “il Sistema”. Tra gli indagati spicca un appartenente all’Arma dei carabinieri, indiziato di corruzione per aver compiuto un atto contrario ai doveri d’ufficio.

Nel corso delle indagini, inoltre, sono stati documentati ben 9 casi di usura ai danni di esercenti attività imprenditoriali (tra cui il noto ex calciatore del calcio Napoli, Giuseppe Bruscolotti), a fronte dei quali gli indagati avrebbero applicato tassi di interesse variabili tra il 25% ed il 40%.

La camorra, precisamente il gruppo napoletano dei Volpe di Fuorigrotta, applicava interessi del 20% a Bruscolotti, un tasso - definito « benevolo» - praticato perché «si trattava del capitano del Napoli».

Emerge anche questo dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, nelle indagini dei carabinieri sul giro d'usura scoperto a Fuorigrotta che hanno all'esecuzione stamattina di undici misure cautelari.

Secondo gli inquirenti, però, in realtà la camorra avrebbe preteso tassi annuali vertiginosi, superiori al 40%, dall'ex calciatore, gestore di un'agenzia di scommesse nel quartiere Fuorigrotta, finito in uno stato di necessità. L'ex bandiera del Napoli avrebbe chiesto alla famiglia malavitosa Volpe (che si occupa proprio di scommesse e usura) 65mila euro a fronte del quale avrebbe dovuto pagare, inizialmente 2400-2600 euro al mese anche se successivamente la rata è stata fissata a circa mille euro mensili.

A parlare della rete d'usura è il collaboratore di giustizia Gennaro Carra: un giro piuttosto vasto, con numerose vittime, tra le quali anche l'ex bandiera azzurra Bruscolotti, che però avrebbe chiesto - riferisce Carra - anche cifre più consistenti. «Ricordo - dice il 'pentitò - che una volta vidi Peppe Bruscolotti, l'ex calciatore, capitano del Napoli, nel 'bassò di Volpe Antonio. Dinanzi a me Bruscolotti consegnò una busta al Volpe. Quando andò via Volpe aprì la busta e iniziò a contare del denaro. La somma era di 5000 euro. Chiesi spiegazioni al Volpe e mi disse che aveva prestato 140mila euro a Bruscolotti e questi restituiva euro 5000 al mese. Mi disse che Bruscolotti pagava il 20% di interessi. Non so se questi interessi dovevano essere computati sulla somma totale all'anno o al mese. Volpe mi disse anche che il prestito era servito al Bruscolotti per aprire un'agenzia di scommesse.... Commentai con il Volpe che il tasso di interesse praticato era benevolo, e il Volpe mi rispose che lo aveva fatto perché sì trattava del capitano del Napoli». In un altro colloquio intercettato dai carabinieri nel maggio 2020, durante la pandemia, Bruscolotti chiede al figlio di Antonio Volpe di consentirgli di rinviare un pagamento a causa delle difficoltà legate al fatto che il centro scommesse, proprio a causa del Covid, è rimasto chiuso.

Ecco l'elenco dei destinatari della misura cautelare:

1.      BARATTO Mario, nato a Napoli 30.08.1959, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari e indagato per i delitti di cui agli artt. 73 DPR 309/90 e 416 bis.1 c.p.;
2.      BUCOLO Giuseppe, nato Catania il 27.3.1966, Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari e indagato per i delitti di cui agli artt. 319 e 321 c.p.;
3.      GRAZIANO Umberto, nato Napoli il 12.09.1987, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere e indagato per i delitti di cui agli artt. 73 DPR 309/90 e 416 bis.1 c.p.;
4.      SCARCA Michele, nato Napoli il 13.03.1990, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere e indagato per i delitti di cui agli artt. 644 e 416 bis.1 c.p.;
5.      SCALA Gennaro, nato Napoli il 12.12.1966, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari e indagato per i delitti di cui agli artt. 73 DPR 309/90 e 416 bis.1 c.p.;
6.      STAIANO Gaetano, nato Napoli il 12.10.1954, destinatario della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla p.g. e indagato per i delitti di cui all’art. 10 della l.n. 497/74;
7.      STRAIANO Patrizio, nato Napoli il 21.04.1991, destinatario della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla p.g. e indagato per i delitti di cui all’art. 10 della l.n. 497/74;

8.      TRAPANESE Vittoria, nata Napoli il 23.02.1974, destinataria della misura cautelare degli arresti domiciliari e indagata per i delitti di cui agli artt. 73 DPR 309/90 e 416 bis.1 c.p.;
9.      VOLPE Alessandro, nato Napoli il 12.03.1983, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere e indagato per i delitti di cui agli artt. 73 DPR 309/90 e 416 bis.1 c.p.;
10.   VOLPE Angelo, nato Napoli il 05.07.1967, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere e indagato per i delitti di cui agli artt. 644 e 416 bis.1 c.p.;
11.   VOLPE Gennaro, nato Napoli il 05.08.1981, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere e indagato per i delitti di cui agli artt. 10 della l.n. 497/74, 73 DPR 309/90 e 416 bis.1 c.p..

© RIPRODUZIONE RISERVATA