Ordinanza De Luca, in Campania da oggi è vietato bere all’aperto: «Ma fare controlli è molto difficile»

Ordinanza De Luca, in Campania da oggi è vietato bere all’aperto: «Ma fare controlli è molto difficile»
di Leandro Del Gaudio
Mercoledì 22 Dicembre 2021, 23:30 - Ultimo agg. 25 Marzo, 18:58
4 Minuti di Lettura

Blitz mirati, verifiche random, rischio multe (da 400 a 1000 euro), con il nodo dei controlli che è ancora tutto da sciogliere. Ci saranno uomini delle forze dell’ordine ai varchi dell’isola di Chiaia (ne sono 31 gli accessi alla zona dei baretti), due presìdi fissi per segnalare assembramenti. Ma soprattutto ci saranno pattuglie in giro per piazze e vicoli (non solo a Chiaia, ma anche al Vomero e centro storico), per impedire il consumo di cibo e bevande in piedi o a spasso. Niente pizze a portafoglio, “cuoppi”, spritz e quant’altro rischia di provocare assembramenti e diffusione del virus, secondo quanto stabilito nell’ordinanza del governatore De Luca (ma la stretta campana potrebbe essere confermata in chiave nazionale in sede di consiglio dei ministri). Tutto chiaro? Resta il nodo dei controlli, legato alla difficoltà di garantire il rispetto delle nuove norme previste per arginare la circolazione del Covid.

Due i fronti contrapposti, stando a quanto ricostruito dal Mattino in queste ore: da un lato gli esercenti, che non ci stanno a fare da parafulmine, che non vogliono pagare per comportamenti scorretti all’esterno dei propri locali; dall’altro, la difficoltà di garantire controlli di fronte a un via vai di migliaia di persone.

Niente asporto, niente consumazioni in piedi, in uno scenario che è potenzialmente esteso a qualsiasi strada che si trova nei pressi di bar e esercizi ricettivi. Spiega al Mattino il prefetto Claudio Palomba: «Mi auguro che le regole vengano rispettate dalla stragrande maggioranza dei cittadini, ci sarà un servizio di controlli interforze come previsto in sede di comitato per l’ordine pubblico, ma ci affidiamo anche al senso di responsabilità dei cittadini. Conviene rispettare le regole, per evitare conseguenze più gravi all’inizio del prossimo anno». 

Forze dell’ordine in campo, ma c’è una sproporzione evidente sulle risorse da mettere in gioco nella prossima settimana. Ogni agente o militare avrà davanti a sè migliaia di passanti, nel classico muro di folla che si genera nei giorni che precedono il Natale: «Difficile, se non impossibile assicurare il rispetto delle ordinanze», fanno capire i leader di alcune sigle sindacali di forze dell’ordine, mentre c’è chi lamenta la difficoltà di seguire gli spostamenti in spazi stretti di tantissime persone nello stesso tempo. Qual è il punto? In modo anonimo, ordinanza alla mano, c’è chi spiega la difficoltà di monitorare il rispetto delle regole previste a partire da questa mattina: «Sarà possibile consumare al bancone di un bar o ai tavolini, ma impossibile l’asporto o la fruizione all’impiedi. Si tratta di prendere di mira qualcuno che dalla cassa si sposta, scontrino alla mano, verso il bancone, per poi uscire dal locale dove, in linea teorica, potrebbe aver trovato posto tra tavolini esterni». Ma torniamo alla gestione dei prossimi sette giorni, nella movida del centro cittadino. Vigilia alle porte, previsto l’afflusso di persone ai negozi per acquisti e regali, saranno presidiati gli accessi delle grandi isole pedonali cittadini. Monitor dalla Questura, segnalazioni in tempo reale per bloccare gli accessi ai varchi, rischio imbuto sempre in agguato. Sarà il questore partenopeo Alessandro Giuliano a coordinare il dispiegamento di uomini e mezzi, in prima linea - come anche in altri momenti della lunga stagione del covid - gli agenti della municipale guidati dal comandante Ciro Esposito.

Video

Guardati a vista anche i tavolini del lungomare, quelli piazzati dalle pizzerie lungo via Partenope. Anche in questo caso, l’incognita è dietro l’angolo: sarà possibile consumare solo stando seduti, mantenendo le distanze tra le persone, in uno scenario in cui sarà necessaria una buona dose di approssimazione. Cosa faranno per verificare il rispetto delle regole? È una delle domande che viene scandita qui a due passi dal mare. E ancora: useranno il metro? E che ne sarà dei tanti cittadini - tra residenti e turisti - che si mettono educatamente in fila per poter mangiare all’aperto, nei locali più accorsati? Domande, incognite, si attendono i test di questa mattina, a partire dalla sproporzione tra le forze in campo e l’esigenza di assicurare un servizio all’altezza di quanto prescritto nell’ultima ordinanza regionale. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA