Napoli, nuovi allagamenti al Vomero; i residenti: abbiamo paura

Un’altra abitazione travolta da liquami, tensione fra abitanti e addetti ai lavori

Dissesti al Vomero
Dissesti al Vomero
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Venerdì 1 Marzo 2024, 23:50 - Ultimo agg. 3 Marzo, 08:36
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Nella notte fra giovedì e ieri una condotta fognaria nella zona della voragine di via Morghen è collassata. La fuoriuscita di liquami ha invaso nuovamente gli appartamenti nei terranei dell’edificio che affacciano su via Solimena e ha coinvolto anche un’altra casa che nella precedente occasione era stata risparmiata dalla piccola alluvione che si è prodotta in seguito allo sprofondamento. La nuova perdita è stata scoperta casualmente da un residente che era andato nella casa inibita per recuperare qualche abito. Ha Immediatamente visto l’atrio dal lato di via Solimena invaso d’acqua putrida, ha visto ancora una volta la cascata lungo le scalette dell’edificio e ha cercato di lanciare l’allarme.

A scoprire il nuovo allagamento è stato Gianmaria Allevato, il proprietario della casa vacanze e dell’appartamento devastati dall’acqua la settimana scorsa. «Quando mi sono accorto di quel che stava accadendo sono risalito a via Morghen per lanciare l’allarme agli operai che erano al lavoro anche di sera, ma loro non mi hanno dato retta - spiega Allevato - così ho dovuto chiedere con vigore che facessero qualcosa. Uno di loro si è rivolto maleducatamente nei miei confronti. C’è stata tensione. Poi fortunatamente hanno capito la gravità della situazione».

Sul posto sono arrivati di nuovo vigili del fuoco, polizia municipale e protezione civile. Nel frattempo si cercava disperatamente di bloccare la fuoriuscita d’acqua di fogna che stava allagando anche un’altra casa e che si riversava su via Solimena con tutto il suo carico di odore immondo e di pericolo d’infezione.

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Solo dopo un lunghissimo tempo è stata intercettata la chiave per bloccare il flusso d’acqua sporca che allagava tutto. Poi sono iniziati immediatamente i lavori per un by pass del sistema fognario. Secondo l’azienda che si occupa delle fogne, la Abc, il cedimento è stato generato in parte dalla voragine della settimana scorsa, in parte dai sussulti dei mezzi meccanici all’opera nell’area, che hanno fatto definitivamente collassare la conduttura.

Questo evento, secondo palazzo San Giacomo, non incide sull’avvio dei lavori di ripristino che resta fissato per lunedì prossimo dopo che la Procura ha completato il percorso delle perizie. In realtà ancora ieri mattina uno dei periti è tornato sul posto per effettuare altre verifiche dopo il nuovo allagamento.

 

Nel frattempo prosegue lo svuotamento degli appartamenti invasi dalla melma, a spese dei proprietari. Si tratta di un’attività determinante per consentire l’accesso ai tecnici che dovranno verificare la tenuta statica del palazzo prima di concedere ai settanta sfollati il permesso di rientrare nelle loro case.
Dopo il nuovo allagamento la tensione è cresciuta a dismisura tra gli abitanti del palazzo e tra i residenti di tutta via Morghen.

Tensione acuita particolarmente da un evento che, in altri momenti, sarebbe sembrato banale. Al di sopra della voragine, in una delle poche residue aree di sosta per le auto, proprio di fronte alla sede della Municipalità, da ieri mattina ci sono nastri rossi e personale dello staff di una produzione cinematografica che vietano la sosta in attesa dei mezzi che accompagnano le riprese: «È vergognoso che si conceda il permesso di fare cinema in un luogo dove è in corso un horror di vita vera», ha detto sconvolta una delle abitanti del palazzo sgomberato dopo essere stata accompagnata da un vigile del fuoco a recuperare altri abiti in casa.

Intanto un’altra residente, Susanna Visco, sta organizzando assieme agli altri sfollati, una manifestazione per domattina. Con concentramento alle 11 in piazza Vanvitelli e corteo previsto lungo la pedonale via Scarlatti: «Siamo preoccupati perché tutta l’area collinare è a rischio. Ogni giorno si verifica un nuovo sprofondamento, ne abbiamo già registrati in via Bonito e in via Tito Angelini nelle ultime ore - dice con angoscia Visco - Vogliamo sollecitare le istituzioni a realizzare un programma di verifiche per accertare tutti i pericoli ed eliminarli. Chiediamo a tutti i vomeresi di scendere in piazza con noi perché, purtroppo, il dramma che oggi stiamo vivendo noi può capitare a chiunque altro in ogni momento».