Salvo il veglione all'ombra del Vesuvio. A Capodanno servizio no-stop di metropolitana linea 1 e funicolare centrale. Dopo un braccio di ferro, tra Anm e sindacati, durato settimane, arriva l'accordo che regola il servizio di mobilità nelle giornate del 24, 25, 31 dicembre e 1 gennaio. Sul filo di lana, a meno di una settimana dal Natale, la società in house di Palazzo San Giacomo, che gestisce il trasporto su ferro e gomma, scongiura la figuraccia di lasciare a piedi napoletani e turisti la notte del 31 dicembre.
Prima di assistere alla fumata bianca - anticipata da Il Mattino nei giorni scorsi - le organizzazioni sindacali hanno proposto all'Anm un accordo quadro, sottoscritto nelle ultime ore, volto a chiudere vecchie vertenze relative ad adeguamenti economici che i lavoratori attendono da anni. Decisivo l'intervento del Comune: «L'accordo hanno fatto sapere ieri il Municipio e l'Anm è stato fortemente voluto dal sindaco Gaetano Manfredi». «Sono molto soddisfatto dell'intesa raggiunta sottolinea l'ex rettore - il mio ringraziamento va ai lavoratori il cui contributo è fondamentale per migliorare l'offerta agli utenti e alle migliaia di turisti che popolano la nostra città in questo periodo. È un ulteriore passaggio verso il rafforzamento dell'azienda messo in atto da questa amministrazione». «Si tratta di un risultato molto importante per i cittadini e i turisti» racconta l'assessore ai Trasporti Edoardo Cosenza. L'amministratore unico di Anm Nicola Pascale rimarca invece come «Anm contribuisce con servizi di mobilità a tutto tondo per vivere la città di Napoli nei giorni di Natale e Capodanno». Presenti alla sottoscrizione dell'accordo i rappresentati sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Faisa Confail, Orsa Usb. «Con questo accordo non solo diamo una svolta all'azienda, ma scriviamo anche una pagina importante per la città di Napoli» spiega il segretario generale della Fit Cisl Campania, Alfonso Langella.
Il 24 dicembre, giorno di brunch e di vigilia, la linea 1 chiuderà alle 20, così come le funicolari, bus, Alibus, ascensori e sosta a raso.
Ma il patto tra Anm e sindacati è molto più ampio e racchiuso in cinque punti. Il riconoscimento, attraverso la sottoscrizione di un ulteriore accordo entro il 15 gennaio di una «indennità retribuzione ferie» del valore di 8 euro giornalieri da corrispondere a tutti i lavoratori, per il numero di giornate di ferie effettivamente fruite nei cinque anni antecedenti all'applicazione dell'indennità (impegno stimato di circa 2,4 milioni) la conferma dell'erogazione del premio di risultato 2021, entro il mese di aprile 2023, per un importo di 1,5 milioni; l'erogazione dei ticket mensa del valore di 8 euro per tutti i dipendenti a decorrere dal primo gennaio 2023; prevedere il rilascio delle tessere familiari in favore di tutti i dipendenti aziendali per coniugi e figli; infine sviluppare nel 2023 un sistema di welfare aziendale volto «ad aiutare i dipendenti a sostenere il caro bollette e l'aumento generale dei prezzi legato all'inflazione». Mentre per il 31 dicembre verrà erogata una quota fringe-benefit di 150 euro per ciascun dipendente.