Neonata coperta di ustioni nel Napoletano, è gravissima al Santobono: indagati i genitori

Neonata coperta di ustioni nel Napoletano, è gravissima al Santobono: indagati i genitori
di Carla Cataldo
Martedì 16 Marzo 2021, 23:33 - Ultimo agg. 17 Marzo, 09:38
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Aveva deciso di partorire in casa, forse per paura che gli assistenti sociali le portassero via sua figlia. Ma qualcosa è andato storto. Sul corpo della piccola, nata appena quattro giorni prima, il padre ha notato ustioni. Tremende. E ha allertato i soccorsi. Ora la piccola è ricoverata in prognosi riservata al Santobono. E i due genitori sono indagati per il reato di lesioni gravissime. È una storia drammatica quella che arriva, con il suono delle ambulanze, dal cuore di Portici. Siamo a via Diaz, la strada che spacca in due la cittadina vesuviana. Intorno alle 14.30 le sirene spezzano il silenzio di un pomeriggio in zona rossa. Sul posto il 118, ma anche vigili urbani, carabinieri, vigili del fuoco. Sono tutti diretti a quell’appartamento al civico numero 10. Lì dove abita A.T., una donna di 36 anni con problemi psichici. A chiamare le forze dell’ordine è stato il papà della bambina, C.B., quarantaseienne. Quattro giorni prima, quella donna ha partorito in casa la sua bambina. Un parto prematuro, giunto all’ottavo mese di gestazione. Una gravidanza tenuta segreta. Perché quella donna di figli ne ha già due. E le sono stati entrambi portati via a causa dei suoi disturbi mentali.

Quando le forze dell’ordine e i medici varcano la soglia di quell’abitazione si ritrovano di fronte una scena straziante. La donna in lacrime e la bimba completamente ustionata. Entrambe vengono immediatamente condotte in ospedale. La madre in un reparto di psichiatria, la piccola, invece, al Santobono. La neonata è stata subito sottoposta ad accertamenti più accurati dai quali è emerso che quelle ustioni potrebbero essere riconducibili all’immersione in acqua troppo calda o, anche, all’uso di detergenti inappropriati per la pelle di un neonato. Come spiegato dai medici solo ulteriori accertamenti potranno far chiarezza sulla natura delle ustioni. La piccola non è in pericolo di vita, secondo quanto filtra dall’ospedale, ma la prognosi è riservata. E la posizione dei genitori è al vaglio dei carabinieri di Torre del Greco, coordinati dalla Procura di Napoli. 

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Secondo quando ricostruito dagli investigatori, i due genitori sarebbero da anni assistiti dai servizi sociali, a causa dei gravi problemi della donna. Il compagno, a sua volta, non darebbe garanzie di stabilità. È per questo che i due figli avuti in precedenza sono stati sottratti ai genitori, giudicati inadatti alla loro cura, e affidati a una casa famiglia. La donna, sempre stando a quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbe spesso protagonista di crisi di delirio. Ragioni sufficienti per revocare la patria potestà. Secondo una prima tesi investigativa, i due avrebbero tenuto nascosta la terza gravidanza della donna per paura che i servizi sociali portassero via da loro anche la nascitura. Ora si cerca di accertare anche se il padre della bambina si fosse accorto delle ustioni riportate dalla piccola nei giorni successivi al parto. I militari dell’Arma hanno tempestivamente avviato le loro indagini ascoltando vicini di casa, conoscenti e anche i familiari della coppia che saputo di quando accaduto si sono precipitati sul posto facendo crescere la tensione. Alcuni dettagli su quanto in pochi giorni è accaduto in quella casa potrebbero emergere dai rilievi fatti dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata. I genitori della bambina per ora sono iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di lesioni gravissime ma non è escluso che a loro carico possano essere formulate altre accuse, mentre al Santobono i medici e il personale sanitario non si risparmiano un attimo per salvare la bimba e aiutarla a superare il tremendo trauma subìto nei primi giorni di vita. 

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