Napoli, Arcigay: «Ancora omofobia, ad Arzano schiaffi a due ragazze per un bacio»

Napoli, Arcigay: «Ancora omofobia, ad Arzano schiaffi a due ragazze per un bacio»
Lunedì 19 Luglio 2021, 23:39 - Ultimo agg. 20 Luglio, 08:03
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Ad Arzano (nell'area metropolitana di Napoli) due ragazze di 21 e 23 anni sarebbero state avvicinate da un signore che le aveva viste baciarsi in auto e successivamente le ha aggredite verbalmente schiaffeggiato poi la ragazza più giovane.

Lo denuncia Arcigay Napoli, spiegando di aver ricevuto una lettera da una delle due ragazze: «Vi contatto - ci scrive una delle due ragazze - perché abbiamo bisogno di aiuto. Ho avuto la fortuna di innamorarmi di una bellissima ragazza. Stavamo in auto, nel solito vicoletto sotto casa e un signore con tanto odio e rabbia si è avvicinato urlando contro di noi e nonostante la mia risposta pacata, mentre la mia ragazza stava facendo partire l'auto per allontanarci, il signore mi ha aggredito con due schiaffi, minacciando di dar fuoco all'auto con noi dentro se ci fossimo ripresentati nello stesso posto».

«Oltre a portare tutta la vicinanza e la solidarietà della nostra associazione, stiamo seguendo il caso con i nostri avvocati per valutare tutte le possibili e percorribili vie legali per fare chiarezza su questo ennesimo terribile episodio di lesbofobia», sottolinea Arcigay. Il secondo caso è avvenuto lo scorso fine settimana sulla spiaggia di Capo Miseno nel Comune di Bacoli in provincia di Napoli.

A raccontare l'episodio avvenuto a Bacoli sono le dirette interessate, una coppia di ragazze lesbiche aggredita sulla spiaggia vicino Bacoli: mentre prendevano il sole Francesca e Martina sono state prima ingiuriate e poi con la forza invitate ad abbandonare la spiaggia perché il loro comportamento, secondo alcuni, turbava i più piccoli.

«In realtà - scrive Francesca sulla sua pagina Facebook - noi non avevamo dato vita a comportamenti osceni di alcun tipo, c'era stato solo un bacio anche molto casto e la bambina per quello che abbiamo notato noi, neanche ci aveva guardato ed era intenta a giocare. Ma il signore insisteva, voleva che ci allontanassimo e ha cominciato a sbraitare ma noi ci siamo rifiutate di andarcene». 

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