Operazione record all'Ospedale del Mare, salvato il timpano a un migrante

Operazione record all'Ospedale del Mare, salvato il timpano a un migrante
di Melina Chiapparino
Sabato 13 Gennaio 2018, 19:59
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Un’operazione chirurgica da record ed una storia che ha commosso medici e infermieri. Questo è accaduto all’Ospedale del Mare dove un 18enne proveniente dal Bangladesh, è stato sottoposto ad un delicato intervento di timpanoplastica. Ruhid Ahmed porta con sé una storia da migrante e di torture inflitte dagli aguzzini che gli avevano provocato una grossa neoformazione polipode sanguinante al timpano.

L’equipe medica che si è presa cura di lui nella struttura ospedaliera high tech di Ponticelli, è intervenuta chirurgicamente rimuovendo la grossa neoformazione che aveva totalmente occluso il condotto, ed estraendo un tappo di materiale non organico, di incerta natura, verosimilmente cera, che premeva sul timpano fino a perforarlo. L’operazione è perfettamente riuscita ma con un dato da record. Il materiale asportato è stato talmente voluminoso da destare preoccupazione e sorpresa nei chirurghi dell’Unità Operativa Complessa diretta dal Prof. Giuseppe Tortoriello. Il paziente, a cui è stata ricostruita la catena ossiculare ed il timpano, ha mostrato subito segni di buon recupero post chirurgico.

Il risvolto umano della vicenda è ancora più sorprendente. L’equipe chirurgica formata dai dottori Barba, Cinquegrani, D’Avino, Lecce e dall’anestesista, Pio Zanetti, s'è commossa quand'è venuta a conoscenza della storia del giovane. Ruhid, che nel 2016 era giunto in Libia dal Bangladesh per poter attraversare il Mediterraneo e arrivare in Italia dal fratello, ha una storia di dolore e abusi. Secondo il racconto del fratello, il 18enne che non parla italiano, venne sequestrato da una banda di trafficanti locali che detenevano lui e altri migranti in locali adibiti a carcere. I sequestrati rimanevano impediti negli spostamenti e nelle possibilità di comunicare all’esterno e Ruhid ha subito a più riprese e per lungo tempo numerose percosse. Il motivo di tale trattamento era la richiesta di danaro che lo stesso avrebbe dovuto recuperare dai parenti nel paese d’origine .In tale condizione, il ragazzo, ha subito una perforazione traumatica del timpano che non è stata mai curata adeguatamente, comportando la neoformazione cronica.

Giunto in Italia, dopo avere pagato la somma richiesta, Ruhid ha sofferto per circa un anno di forti dolori alla testa, acufeni ed otorrea fino all’operazione perfettamente riuscita all’Ospedale del Mare.

Riguardo la vicenda è intervenuto anche Mario Forlenza, direttore generale dell’Asl Napoli 1che l’ha definita «l’ennesimo caso di buona sanità»: «L’Ospedale del Mare, è una struttura che si candida ad essere punto di riferimento per una sanità di eccellenza non solo della Campania e nei prossimi mesi, vi sarà un'iniziativa pubblica per valorizzarne le potenzialità e far conoscere le eccellenze mediche di varie discipline già oggi presenti presso l'ospedale di Ponticelli».
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