Apre il drappello di polizia all’ospedale dei Pellegrini che da oggi sarà il primo presidio napoletano a veder tornare, tra le mura del pronto soccorso, la presenza degli agenti di pubblica sicurezza. A distanza di sei anni dalla soppressione dei locali destinati alle forze dell’ordine, il presidio della Pignasecca riconquista l’avamposto a difesa del personale sanitario, bersagliato da aggressioni e raid di violenza sempre più brutali. L’attivazione, slittata di cinque giorni rispetto alla data iniziale, programmata per il primo marzo, partirà oggi alle sette del mattino per concludersi all’una di notte garantendo la copertura di 18 ore nelle fasce mattutine, pomeridiane e notturne considerate più a rischio secondo una prima programmazione del drappello ospedaliero previsto dalla Questura partenopea. Dunque, i poliziotti saranno operativi ma non 24 ore su 24 come avevano chiesto medici e infermieri che seppure convinti di «poter finalmente lavorare con maggiore tranquillità e sicurezza» non nascondono la necessità «dell’attivazione del posto di polizia senza intervalli di fasce orarie».
Il drappello di polizia del Vecchio Pellegrini, è stato allestito a meno di due metri di distanza dalle porte del pronto soccorso, al primo piano della struttura. In passato, i locali destinati ad accogliere gli agenti corrispondevano alle stanze confinanti col gabbiotto delle guardie giurate, posizionati all’ingresso esterno dell’edificio.
Stavolta, le due stanze che compongono il distaccamento del Commissariato di polizia di Montecalvario, tra le mura ospedaliere, si trovano ad una manciata di passi dall’area dell’emergenza.
Da una parte, quindi, cresce l’esigenza di «una presenza significativa di uomini delle forze dell’ordine, in numero adeguato e in servizio 24 ore su 24 negli ospedali» come ha sottolineato il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Borrelli puntando il dito anche «sulla violazione delle norme del codice stradale, nell’area urbana del Vecchio Pellegrini dove circolano veicoli controsenso, scooter con a bordo anche tre persone e macchine in sosta sui marciapiedi». Dall’altra parte di Napoli, incalzano i sopralluoghi e le riunioni per attivare i drappelli nelle altre strutture ospedaliere a rischio, a cominciare dall’ospedale del Mare, già dotato di locali destinati agli agenti, per proseguire con il Cardarelli e il presidio pediatrico Santobono.