Ospedale dei Pellegrini di Napoli, ecco la polizia: «Drappello attivo 18 ore»

Il personale medico soddisfatto a metà: «Siamo tranquilli, ma serve 24 ore su 24»

Il drappello di polizia al Pellegrini
Il drappello di polizia al Pellegrini
di Melina Chiapparino
Domenica 5 Marzo 2023, 22:56 - Ultimo agg. 6 Marzo, 16:53
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Apre il drappello di polizia all’ospedale dei Pellegrini che da oggi sarà il primo presidio napoletano a veder tornare, tra le mura del pronto soccorso, la presenza degli agenti di pubblica sicurezza. A distanza di sei anni dalla soppressione dei locali destinati alle forze dell’ordine, il presidio della Pignasecca riconquista l’avamposto a difesa del personale sanitario, bersagliato da aggressioni e raid di violenza sempre più brutali. L’attivazione, slittata di cinque giorni rispetto alla data iniziale, programmata per il primo marzo, partirà oggi alle sette del mattino per concludersi all’una di notte garantendo la copertura di 18 ore nelle fasce mattutine, pomeridiane e notturne considerate più a rischio secondo una prima programmazione del drappello ospedaliero previsto dalla Questura partenopea. Dunque, i poliziotti saranno operativi ma non 24 ore su 24 come avevano chiesto medici e infermieri che seppure convinti di «poter finalmente lavorare con maggiore tranquillità e sicurezza» non nascondono la necessità «dell’attivazione del posto di polizia senza intervalli di fasce orarie».

Il drappello di polizia del Vecchio Pellegrini, è stato allestito a meno di due metri di distanza dalle porte del pronto soccorso, al primo piano della struttura. In passato, i locali destinati ad accogliere gli agenti corrispondevano alle stanze confinanti col gabbiotto delle guardie giurate, posizionati all’ingresso esterno dell’edificio. 

Stavolta, le due stanze che compongono il distaccamento del Commissariato di polizia di Montecalvario, tra le mura ospedaliere, si trovano ad una manciata di passi dall’area dell’emergenza.

Non è un caso che la postazione dei poliziotti sia stata allestita di fronte alla zona calda del pronto soccorso dove, sono avvenute la maggior parte delle aggressioni e delle vandalizzazioni che hanno subito i sanitari del presidio. La parola d’ordine, dunque, sarà la tempestività dell’intervento che, per il momento, riguarderà un singolo agente in servizio per turno, ogni giorno della settimana, dalle sette del mattino all’una di notte. I poliziotti potranno contare su un sistema capillare di videosorveglianza per tenere sotto controllo l’intero presidio e, chiaramente, sulla rete informatica a loro disposizione, direttamente collegata con la Questura. 

Dopo l’ultima aggressione contro gli infermieri del Vecchio Pellegrini, aggrediti due settimane fa dai familiari di un paziente giunto in gravi condizioni e deceduto, si è sollevata la protesta di tutto il personale deciso a «incrociare le braccia, fino a che non sarà garantita la sicurezza dei sanitari». Ora che il drappello di polizia, potrà assicurare una maggior tutela degli operatori ospedalieri, la battaglia dei camici bianchi prosegue per l’attivazione 24 ore su 24 del servizio di forza pubblica. «Non è adeguato comprimere in una fascia oraria il rischio di aggressioni che, a dispetto di ogni statistica, possono avvenire in qualsiasi orario del giorno e della notte» ha tuonato Bruno Zuccarelli, presidente dell’Ordine dei Medici che continuerà a fare pressing sulle istituzioni affinchè «venga garantita l’apertura no stop del drappello sia nel presidio della Pignasecca che nelle altre strutture ospedaliere che prevederanno il posto di polizia». L’appello rivolto ad «estendere l’orario del servizio di polizia tra le mura del pronto soccorso» è arrivato anche da Teresa Rea, presidente dell’Ordine degli Infermieri di Napoli che ha sottolineato la «trasversalità delle aggressioni messe a segno in qualsiasi orario e anche negli ospedali senza pronto soccorso». 
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Da una parte, quindi, cresce l’esigenza di «una presenza significativa di uomini delle forze dell’ordine, in numero adeguato e in servizio 24 ore su 24 negli ospedali» come ha sottolineato il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Borrelli puntando il dito anche «sulla violazione delle norme del codice stradale, nell’area urbana del Vecchio Pellegrini dove circolano veicoli controsenso, scooter con a bordo anche tre persone e macchine in sosta sui marciapiedi». Dall’altra parte di Napoli, incalzano i sopralluoghi e le riunioni per attivare i drappelli nelle altre strutture ospedaliere a rischio, a cominciare dall’ospedale del Mare, già dotato di locali destinati agli agenti, per proseguire con il Cardarelli e il presidio pediatrico Santobono. 

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