Scuole paritarie, a Napoli boom di iscritti al vaglio degli ispettori del ministero

Dopo la pubblicazione del dossier «Maturità: boom di diplomi facili» di Tuttoscuola

Esami di maturità
Esami di maturità
di Mariagiovanna Capone
Sabato 5 Agosto 2023, 23:38 - Ultimo agg. 6 Agosto, 10:05
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Le prime relazioni degli ispettori sono già sul tavolo del ministro Giuseppe Valditara. Campania, Lazio e Sicilia sono nell’occhio del ciclone dopo la pubblicazione del dossier «Maturità: boom di diplomi facili» di Tuttoscuola, da cui sono emersi dati anomali sul passaggio dalla quarta alla quinta classe superiore degli istituti paritari. Solo a Napoli e provincia si registra un incremento sospetto da 70 a circa 200 alunni in circa un terzo. Difficile stabilire una soglia oltre la quale un istituto possa essere considerato in odore di diplomificio. Anzi, anche un istituto che presenta un salto di più di 200 iscritti tra il quarto e il quinto anno, magari con percentuali di incremento di oltre il 6.000%, non può essere chiamato diplomificio se non dopo approfondite verifiche da parte degli organi competenti. 

L’anomalia numerica ha quindi messo in allarme il Ministero dell’Istruzione e del Merito che ha sollecitato i controlli ispettivi, prendendo atto così di non avere personale a sufficienza. Un gap che Valditara ha promesso di colmare grazie al concorso per il reclutamento di 146 ispettori che sarà bandito a breve che porterà a saturare l’organico attuale (190 posti). «Sotto il profilo normativo, verranno valutati alcuni correttivi che diano più strumenti in sede ispettiva per verificare la sussistenza dei requisiti per la parità.

Si sta anche lavorando per inserire nella legge di Bilancio risorse idonee per incrementare ulteriormente l’organico dei dirigenti tecnici» la precisazione del Mim. 

In questi giorni negli uffici di Viale Trastevere si è lavorato di gran lena per verificare se tra gli istituti paritari della secondaria di II grado vi siano possibili diplomifici, proprio in funzione della differenza abnormi tra il numero di studenti interni del quinto anno e quelli del quarto dell’anno precedente. 

«Abbiamo definito un preciso piano di azione che porteremo avanti con determinazione per contrastare ogni fenomeno di opacità e illegalità, a difesa del sistema pubblico di istruzione» è la promessa del ministro Valditara, subito dopo il primo incontro sull’«operazione legalità contro i diplomifici» insieme al capo di gabinetto Giuseppe Recinto, al capo dipartimento Carmela Palumbo e al direttore generale dell’Ufficio Scolastico regionale della Campania Ettore Acerra che ha consegnato il report richiesto nei giorni scorsi. 

La relazione e gli approfondimenti svolti durante l’incontro hanno confermato la necessità di intervenire in modo sistematico e su più piani per contrastare il fenomeno. In particolare, all’esito della riunione si è stabilito di operare in tre direzioni: agire sul rafforzamento dei controlli, elaborare una serie di interventi di tipo amministrativo e predisporre alcune soluzioni normative. 

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Intanto Tuttoscuola ripercorre l’analisi degli ultimi dati pubblicati sul Portale del Mim relativamente al 2020-21 (quarto anno) confrontati con quelli del 2021-22 (quinto anno), scendendo nel dettaglio di tutte le province campane. In Campania lo scorso anno c’erano nelle scuole paritarie appena 2.431 studenti di quarta, che quest’anno per il quinto e ultimo anno sono diventati 24.377. Un incremento di 21.946 unità pari al 903% in più, grazie ai circa 22 mila nuovi iscritti provenienti per la maggior parte da altre Regioni, che hanno sostenuto l’esame di Maturità in qualità di candidati interni. Come riportato nel dossier «Maturità: boom di diplomi facili», nel settennio che va da 2015-16 al 2022-23 l’incremento cumulato di iscritti registrati a livello nazionale nelle scuole paritarie tra il quarto e il quinto anno delle superiori è stato di 166.314 (dai 125.998 iscritti al quarto ai 292.312 al quinto: +132%): ebbene, dei 166 mila, circa 105 mila riguardano istituti paritari della Campania. Secondo il piano del Mim, gli ispettori effettueranno controlli durante l’anno scolastico, per verificare che le migliaia di nuovi iscritti siano regolarmente presenti in classe. 
 
A Napoli lo scorso anno c’erano nelle quarte classi delle scuole paritarie appena 1.432 studenti, che quest’anno per il quinto e ultimo anno sono diventati 13.121 con un incremento di 11.689 unità. Su 190 istituti paritari della secondaria di II grado, circa due terzi fanno registrare incrementi sotto la soglia indicata di maggior sospetto, mentre nel restante terzo ci sono aumenti da 70 e oltre. In questo caso gli incrementi possono legittimare sospetti, soprattutto per 36 istituti nei quali l’incremento è stato superiore a 100 studenti, e alcuni addirittura sfiorano i 200 iscritti in più, come dichiara Tuttoscuola che accede alla piattaforma ministeriale aggiornata a giugno. Su quella di Scuola in Chiaro, aggiornata a settembre 2022, sono facilmente verificabili gli incrementi del quinto anno, e quelli più elevati trovati dal Mattino sono gli istituti Papi di Pomigliano d’Arco (+198), San Tommaso d’Aquino di Napoli (+192), Verga di Frattaminore (+166), Montale di Somma Vesuviana (+156 alunni ma lo scorso anno c’è stato +285) e Vespucci di Frattamaggiore (+154). La concentrazione prevalente degli istituti paritari con incrementi molto alti è nei paesi vesuviani e nell’area Nord. A Salerno il 20% ha aumenti da 70 e oltre, a Caserta il 22%, ad Avellino solo il 6%, mentre a Benevento il 18%. 

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