A quanto si è appreso si sono avvalsi della facoltà di non rispondere anche i sette indagati (per i quali è stata invece disposta la custodia in carcere) coinvolti nel filone principale dell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia che riguarda le attività del clan Vinella Grassi, che controlla alcune piazze di spaccio di droga nei quartieri di Secondigliano e Scampia.
Secondo gli inquirenti, il clan avrebbe corrotto alcuni calciatori per alterare i risultati delle partite sulle quali l'organizzazione aveva scommesso ingenti somme. Due sono le partite su cui i magistrati ritengono accertate le combine: Modena-Avellino e Avellino-Reggina, mentre su altre vi sarebbero stati tentativi di condizionamento non andati in porto.