Partite truccate, Pini, l'ex calciatore
dell'Avellino non risponde al gip

Partite truccate, Pini, l'ex calciatore dell'Avellino non risponde al gip
Mercoledì 25 Maggio 2016, 18:44
2 Minuti di Lettura
Napoli - Si è avvalso della facoltà di non rispondere Luca Pini, l'ex calciatore coinvolto nell'indagine della Procura di Napoli su presunte combine di partite del campionato di serie B 2013/14. Destinatario di un'ordinanza agli arresti domiciliari eseguita lunedì scorso dai carabinieri, Pini era stato convocato oggi a Palazzo di Giustizia per l'interrogatorio di garanzia davanti al gip Ludovica Mancini e al pm della Dda Maurizio De Marco. Pini è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e frode sportiva stessa ipotesi di reato formulata nei confronti di Francesco Millesi (anch'egli ai domiciliari) e Armando Izzo, per il quale non è stata invece emessa alcuna misura cautelare.

A quanto si è appreso si sono avvalsi della facoltà di non rispondere anche i sette indagati (per i quali è stata invece disposta la custodia in carcere) coinvolti nel filone principale dell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia che riguarda le attività del clan Vinella Grassi, che controlla alcune piazze di spaccio di droga nei quartieri di Secondigliano e Scampia.
Secondo gli inquirenti, il clan avrebbe corrotto alcuni calciatori per alterare i risultati delle partite sulle quali l'organizzazione aveva scommesso ingenti somme. Due sono le partite su cui i magistrati ritengono accertate le combine: Modena-Avellino e Avellino-Reggina, mentre su altre vi sarebbero stati tentativi di condizionamento non andati in porto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA