Napoli: piazza Cavour immersa nel degrado, l'ira di residenti e commercianti,

Cumuli di rifiuti a piazza Cavour
Cumuli di rifiuti a piazza Cavour
di Antonio Folle
Giovedì 5 Marzo 2020, 15:50 - Ultimo agg. 16:05
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Arrabbiati, delusi e scontenti. Questo è lo stato d'animo di residenti e commercianti di piazza Cavour, alle prese ormai da diversi mesi con il degrado che dilaga in questa importante piazza della città. Nonostante gli interventi spot del Comune - che qualche mese fa ha sgomberato il bivacco di clochard attorno alla fontana del Tritone - i giardini della piazza sono ridotti a discarica e i senza fissa dimora sono tornati dopo poche ore a occupare gli spazi che occupavano prima dello sgombero tanto sbandierato anche a mezzo social. I cittadini della zona segnalano ogni giorno il grave stato di disagio che si respira a piazza Cavour. Inutilmente.
 
 

Risolvere lo spinoso problema degli accampamenti che deturpano la piazza sembra essere impresa al di sopra delle forze del Comune di Napoli. Se è vero che non si può in nessun caso obbligare i senza fissa dimora a recarsi nei centri di accoglienza, è altrettanto vero che è impossibile continuare ad ignorare i ripetuti appelli dei cittadini che chiedono decoro e sicurezza. I giardini retrostanti sono diventati il "deposito" dei sacchi che contengono i vestiti e gli averi degli homeless. Non di rado gli abitanti dei palazzi che affacciano sulla piazza sono costretti ad assistere allo "spettacolo" dei clochard che fanno bisogni praticamente all'aperto, incuranti della presenza di un costante passaggio di persone. Il bagno pubblico a pagamento installato a poche decine di metri dalla fontana del Tritone è di fatto inutile.

«Questa piazza è abbandonata - ha dichiarato Angelo Morra, commerciante di piazza Cavour - siamo noi commercianti che ci diamo da fare, pulendo in prima persona, per mantenere un minimo di decoro. Le istituzioni qui sono completamente assenti. Quando vengono lo fanno solo per fare qualche selfie e poi spariscono di nuovo. Intanto chi ha investito in questa parte della città è costretto a vivere tra i rifiuti o a rimboccarsi le maniche per mantenere un minimo di vivibilità».
 

Capitolo a parte per la stazione della Linea 1 di piazza Cavour. Da diversi mesi i cittadini segnalano ad Anm lo stato di abbandono delle scale di sicurezza, prese d'assalto ogni giorno da baby gang, writers e clochard che usano gli spazi per i loro bisogni fisiologici. Il fetore di urina è devastante e invade anche le banchine sulle quali i viaggiatori aspettano il treno. «Ho scritto una lettera ad Anm spiegando questa situazione - ha raccontato Annalaura Caruso, residente della zona - non si sono ancora degnati di rispondere. La puzza di pipì è insopportabile e a questo si deve aggiungere il mancato controllo degli spazi interni della stazione. Qui già dalle sette di sera arrivano gruppi di senza fissa dimora che buttano a terra le loro coperte e si accampano. Le istituzioni sono fatte da persone - prosegue la cittadina - ed è a queste persone che rivolgiamo l'appello di venire qui e vedere con i loro occhi la situazione che noi cittadini affrontiamo ogni giorno».

Il 13 agosto dello scorso anno anche il comitato "Diritti Essenziali" aveva inviato una mail ufficiale al servizio clienti di Anm, spiegando minuziosamente la situazione e chiedendo interventi efficaci. Il 6 settembre successivo Anm ha risposto annunciando la chiusura al pubblico delle scale, sottolineando di essere in attesa dei preventivi delle ditte interessate ai lavori di riqualificazione degli spazi. Ad oggi non solo le scale non sono state riqualificate, ma sono liberamente accessibili a tutti coloro i quali vogliono accedervi.

«A piazza Cavour c'è un problema molto serio dal punto di vista della manutenzione e del decoro urbano - tuona il consigliere della III Municipalità Gennaro Acampora - i cittadini hanno il diritto di veder pulita questa piazza senza dover necessariamente invocare interventi da parte delle istituzioni preposte. Quello che manca è l'ordinario - continua il consigliere - si procede solo per interventi spot e tentativi del tutto inefficaci a fronteggiare questa situazione. Anche le forze dell'ordine devono fare di più, cercando di arginare la presenza di spacciatori e malintenzionati di ogni tipo in questa zona. Il Comune di Napoli da parte sua deve garantire l'ordinario e smetterla con gli interventi spot - ha concluso - quello che ci chiediamo è se non sia il caso di prevedere anche per piazza Cavour la chiusura come avviene per la villa comunale e per altri spazi verdi che vengono tenuti tutto sommato in discrete condizioni. 
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