Quartieri Spagnoli, viaggio nel mercatino abbandonato di Sant'Anna di Palazzo: «Trent'anni di degrado»

Quartieri Spagnoli, viaggio nel mercatino abbandonato di Sant'Anna di Palazzo: «Trent'anni di degrado»
di Andrea Aversa
Giovedì 18 Novembre 2021, 21:11 - Ultimo agg. 19 Novembre, 11:30
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Chiamarlo 'ex' mercatino è una fake news. Infatti questa struttura non è mai diventata un'area mercatale. O meglio, essa è esistita solo nel progetto finanziato e sviluppato negli anni '90. Ad oggi l'intera struttura è fatiscente oltre che abbandonata. Così nel cuore dei Quartieri Spagnoli vi è uno spazio sottratto ai cittadini da più di 30 anni. Siamo a San Ferdinando e stiamo parlando del mercatino (mai realizzato), di Sant'Anna di Palazzo.

Questo ennesimo scempio istiutuzionale ha avuto inizio negli anni '80. La struttura incriminata è sorta sulle macerie di un'ex chiesa Valdese. Ma prima che il mercatino fosse costruito, lo spazio (donato dai valdesi al Comune di Napoli), era diventato una vera e propria discarica. Negli anni '90 la svolta: l'edificio fu eretto tra il grande vanto da parte delle istituzioni di allora e la soddisfazione dei residenti. Un entusiasmo ben presto tramutatosi in delusione.

L'obiettivo era quello di accogliere tutte le botteghe delle stradine vicine, affinché i commercianti non esponessero più in strada i propri prodotti. Soprattutto ambulanti, fruttivendoli, pescivendoli ed empori che spesso sono costretti a mostrare le mercanzie nei vicoletti, tra il passaggio di auto e scooter. Ma i vani ricavati nell'edificio non erano idonei alle esigenze di queste attività.

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All'interno non vi è nemmeno lo spazio per costruire un bancone. Così l'area mercatale è rimasta com'era: vuota. Con gli anni è andata in completa rovina. La ruggine ha corroso lo scheletro di metallo e calcestruzzo, gli impianti elettrici e idraulici hanno subito molti danni causati dall'incuria del tempo. Questo spazio è stato probabilmente un nascondiglio per chissà chi o chissà per che cosa. Ma anche luogo insicuro per i ragazzini che ci giocavano a calcio e rifugio per i clochard, oggi sostituiti da una colonia di gattini.

Spesso la struttura è stata anche luogo di illeciti: allacci irregolari alla corrente elettrica e all'acqua, deposito abusivo di mezzi e merci. Il tutto nella totale indifferenza di Municipalità e Comune. Negli ultimi anni pareva che si fosse intravista una luce in fondo al tunnel. L'amministrazione De Magistris aveva acceso una piccola speranza. Prima ci sono state le bonifiche dell'area. Poi un'iniziativa chiamata 'La fucina delle idee' al quale avevano partecipato anche gli studenti di una scuola. Lo scopo era quello di mettere su carta più progetti che sarebbero dovuti finire in un bando per l'affidamento della struttura.

Chi abita nel quartiere era tornato a crederci, l'ex mercatino poteva finalmente tornare a nascere. Invece no, purtroppo lo scetticismo e la sfiducia nei confronti delle istituzioni non sono stati traditi. Oltre ad una misteriosa delibera che aveva autorizzato l'affidamento dell'edificio ad enti coinvolti in attività sociali, non si è concretizzato assolutamente nulla. Senza considerare che l'atto in questione causò, sia uno scontro tra la Municipalità e il Comune, che un conflitto all'interno della stessa maggioranza arancione: c'era la possibilità che lo spazio fosse donato ai centri sociali.

Ed ora il 2022 è alle porte. Il Comune di Napoli non ha un soldo ma solo una marea di debiti. La struttura deve un pò di decenza solo all'impegno di qualche privato che ne ha ripulito gli esterni dai rifiuti. Per il resto l'abbandono regna sovrano. Una condizione che ha alimentato lo sconforto dei cittadini da troppo tempo privati di un luogo pubblico

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