Bus a Napoli, raid e sputi all'autista Anm: «Ora sono costretto all'isolamento»

Bus a Napoli, raid e sputi all'autista Anm: «Ora sono costretto all'isolamento»
di Melina Chiapparino
Lunedì 7 Settembre 2020, 08:00 - Ultimo agg. 11:26
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Uno sputo contro il conducente dell'autobus Anm. Un'azione, repentina e violenta, messa a segno sabato pomeriggio a Secondigliano ma, soprattutto, un serio rischio ora che siamo in piena fase di ripresa dei contagi da Covid. Protagonisti dell'incivile gesto due centauri a bordo di uno scooter mentre il lavoratore era intento a fare il proprio dovere. È questa l'ennesima aggressione subita da una categoria sempre più esposta a qualsiasi tipo di rischio e, ora più che mai, alla mercé di raid teppistici. Non si tratta di semplici azioni criminali e neanche di reazioni provocate da qualche ragione in particolare perché stavolta l'assalto a colpi di sputi non ha un perché.

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La vittima, A. V. 46enne in forza all'Anm, era bloccata nel traffico e dalla corsia opposta due giovanissimi su un ciclomotore gli si sono affiancati approfittando del fatto che avesse il finestrino abbassato. È stato un attimo e i ragazzini hanno colpito il volto del conducente per poi fuggire via, ridendo come se si trattasse di una innocente marachella. «Mi hanno sputato in faccia mentre ero fermo nel traffico su corso Secondigliano - racconta il conducente - è accaduto tutto velocemente e me ne sono reso conto quando ho sentito qualcosa colpirmi all'altezza della guancia». L'episodio è avvenuto intorno alle 18 mentre l'autista era «in servizio sulla linea R5 partita dallo stazionamento di Scampia, situato poco distante dall'uscita della linea 1 della metropolitana». «Mi trovavo all'altezza del civico 383 quando sono entrati in azione i due balordi - continua il 46enne napoletano- erano dei ragazzini tra i 15 e i 16 anni, entrambi senza casco, in sella ad un ciclomotore che proveniva dal senso di marcia opposto a quello in cui transitavo con il bus». I centauri si sono avvicinati rapidamente e non hanno detto nulla mentre uno dei due ha sputato dentro l'abitacolo del conducente Anm. Quello che l'autista non potrà mai dimenticare è «il sorriso che avevano sulle labbra mentre si allontanavano».
 


Paura. Angoscia. Senso di smarrimento. Sono state tante le sensazioni da cui si è sentito sopraffatto il 46enne che però ha avuto la lucidità di non lasciarsi prendere dal panico. «Ho interrotto la marcia e ho comunicato l'accaduto alla centrale operativa Anm dove gli addetti all'esercizio mi hanno supportato immediatamente per gestire da remoto i contatti con il 118 e le forze dell'ordine» spiega l'autista che ha riferito l'accaduto ai poliziotti del commissariato di Secondigliano, intervenuti sul posto.

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«Il mezzo Anm è stato riportato in deposito per le sanificazioni ed io mi sono recato in ospedale per gli accertamenti» continua l'uomo che è stato assistito presso il pronto soccorso dell'ospedale Vecchio Pellegrini. «Sono stato sottoposto ai protocolli di prevenzione e sicurezza per il rischio biologico e al tampone naso faringeo per il Covid a cui seguirà il mio isolamento domiciliare cautelativo» aggiunge l'autista che si è sottoposto anche al test sierologico, con esito negativo. «È un episodio mortificante che mi lascia dentro un grande senso di amarezza - conclude l'uomo - come operatori dei trasporti siamo stanchi di subire tutti i giorni alla guida dei bus la prepotenza delle persone unita alla totale mancanza di educazione e di rispetto nei nostri confronti». 

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