Paura non solo delle rapine, ma soprattutto di essere costretti a calare per sempre le serrande delle proprie attività. È questo il clima che si respira ad Afragola, dove i commercianti hanno rotto il silenzio assordante degli ultimi giorni. In 200, uniti nell’associazione Afracom PIU (Partite Iva Unite), hanno lanciato il loro grido d’aiuto. Non abbassano la testa, perché sono decisi a combattere per il loro futuro: «Chiediamo sicurezza, subito e in maniera istantanea. Prima c’è stato il Covid, poi l’aumento delle materie prime. Ora, il commercio è ancora più a rischio. In molti ad Afragola stanno chiudendo a causa degli aumenti delle bollette. La criminalità rischia di continuare ad ammazzare il commercio afragolese. Stiamo scrivendo una lettera al sindaco per chiedere un rafforzamento della sicurezza».
Sulla questione è intervenuto anche Antonio Iazzetta, consigliere comunale e tra i fondatori del Comitato per la liberazione dalla camorra dell'area a nord di Napoli: «L’aumento delle rapine ad Afragola è preoccupante.
Iazzetta suggerisce anche un modo per reperire i fondi necessari: «Installare autovelox nelle strade che, di sera e di notte, ma anche in altre ore, si trasformano in veri e propri circuiti automobilistici. In questo modo avremo strade più sicure e risorse per pagare indennità e straordinari».