Rosario Fiorenza morto a Napoli: fondò l'associazione «Crescere insieme»

Il rione Sanità piange l'ultimo gigante laico a difesa degli ultimi

Rosario Fiorenza
Rosario Fiorenza
di Giuliana Covella
Giovedì 15 Febbraio 2024, 21:11 - Ultimo agg. 22:11
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Aveva fatto della solidarietà e dell’inclusione sociale i suoi valori di vita. Quelli che ogni giorno provava a trasmettere ai tanti giovani a cui dava una seconda chance. Rosario Fiorenza, storico fondatore dell’associazione Crescere Insieme, non c’è più. A 69 anni se n’è andato mercoledì sera intorno alle 19, quando un malore (a stroncarlo un infarto) lo ha colto all’improvviso gettando tutti nello sconforto.

Oggi pomeriggio ai funerali nella basilica di San Vincenzo alla Sanità -  celebrati da padre Alex Zanotelli con un ricordo particolare di don Antonio Loffredo - erano in tanti. Associazioni, istituzioni, amici, gente comune: tutti hanno voluto salutare per l’ultima volta Rosario, colui che si faceva letteralmente in quattro per i “suoi” ragazzi. Dapprima nella sede della Penninata San Gennaro dei Poveri, dove un po’ di anni fa arrivò addirittura un assegno donato dal Pibe de oro Diego Armando Maradona devoluto a quei giovani che Fiorenza aveva salvato dalla tossicodipendenza e non solo. Quei giovani a cui ha dato un’opportunità mettendo su un laboratorio di arte presepiale nonostante i contenziosi con le amministrazioni pubbliche. Oltre ai senza dimora a cui dava un tetto, ai minori a rischio a cui apriva le porte per il doposcuola e a chiunque fosse ai margini della società, nonostante non avesse aiuti da nessuno. Ma oggi il rione Sanità ha voluto ricordare Rosario per ciò che ha rappresentato per gli ultimi, per i più deboli, per gli emarginati a cui ha donato sempre la speranza di una vita migliore.

Tra la folla in chiesa amici, collaboratori e conoscenti. E a centinaia continuano ad essere i messaggi sui social, soprattutto su Facebook dove si ricorda l’altruismo e la semplicità di «una persona che ha dedicato l’intera sua vita per i deboli», come scrive Ciro Guida, vicepresidente della Municipalità di Stella San Carlo all’Arena. «Oggi va via un pezzo del quartiere Sanità e un pezzo della storia dell’aiuto agli ultimi» ricorda Edoardo Nappa, aggiungendo che «Rosario Fiorenza era quanto di più diverso ci fosse da un operatore, era un fratello degli ultimi».

«Ti ho conosciuto circa 10 anni fa - rammenta Valeria Vespa, consigliera della Terza Municipalità, avvocato e impegnata nel sociale - Venni da te per chiederti ospitalità per una coppia rimasta per strada e non esitasti ad aiutarli». E ancora Daniela Pistis: «Ciao Rosario, da lassù prega per noi. Ci mancherai». «Ciao amico mio, ora ho un grande vuoto, un grande dolore, enorme - si legge nel post di Mario Vitrone - dopo 20 anni di amicizia, consigli… grazie di tutto, ti porterò sempre nel mio cuore». O come sottolinea Carlo Leggieri, dell’associazione Celanapoli, «Caro Rosario Fiorenza, con te oggi la Sanità perde un uomo di profonda autentica bontà. Buon viaggio, amico mio». Mentre da Scampia Ciro Corona di Resistenza anticamorra rimarca: «Sognavi un terzo settore libero dai fondi e dai progetti, per questo sogno hai combattuto fino in fondo. Il Rione Sanità e Napoli perdono un punto di riferimento». E tra i più toccanti il messaggio di Mario Artiaco: «Ieri sera ha lasciato questa terra nella Pace dei Giusti l’ultimo gigante laico di Napoli».

Un “gigante” che insegnava ai più fragili a credere ancora nel prossimo.

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