Scudetto Napoli, sequestrati magliette e gadget falsi: spunta il pizzo del clan agli ambulanti

L'ultimo blitz ad Arzano: sotto chiave tremila euro di merce contraffatta

Sequestrati magliette e gadget falsi
Sequestrati magliette e gadget falsi
di Luigi Sabino
Mercoledì 15 Marzo 2023, 07:00 - Ultimo agg. 17:35
4 Minuti di Lettura

Sale la febbre del tifo in città. La probabile vittoria del campionato da parte del Napoli ha riacceso la passione non solo nel capoluogo ma anche in provincia. I tifosi, molti dei quali sembrano aver abbandonato la proverbiale scaramanzia, hanno cominciato a tappezzare piazze, strade e vicoli con bandiere e striscioni. Da Scampia a Mergellina, da San Pietro a Patierno a piazza Mercato tutti attendono solo la certezza matematica per dare inizio a festeggiamenti attesi per oltre trent'anni. Un'euforia talmente contagiosa che qualcuno ha ben pensato di trasformare l'occasione in un profitto. La richiesta di ogni sorta di gadgets raffigurante non solo i colori della squadra partenopea ma anche i volti di campioni del presente, come Osimhen e Kvaratskhelia, o del passato, come Maradona, ha raggiunto livelli mai visti. Per questo motivo, non solo a Napoli, bancarelle più o meno improvvisate sono comparse come i funghi nel tentativo di soddisfare le più svariate esigenze dei supporters azzurri. Una nota di colore se non fosse che la merce venduta è, nella stragrande maggioranza dei casi, contraffatta, confezionata in piccoli magazzini o sottoscala dell'area nord o del centro storico così come nei comuni dell'area vesuviana. Decine di migliaia di pezzi la cui vendita, questo il cruccio degli investigatori, non è escluso che possa, almeno in parte, arricchire le organizzazioni criminali, sempre pronte a trarre profitto. Inevitabile, quindi, l'azione delle forze dell'ordine che hanno dato inizio ai sequestri. 

 

L'ultimo, in ordine cronologico, ad Arzano, dove gli uomini della polizia municipale, coordinati dal colonnello Biagio Chiariello, hanno posto i sigilli a oltre tremila euro di merce contraffatta.

Mano pesante anche nei confronti dei venditori, uno dei quali si è scoperto essere percettore del reddito di cittadinanza. Nei loro confronti sono state emesse sanzioni amministrative per oltre diecimila euro. Poco meno di una settimana fa, invece, i poliziotti del commissariato Portici-Ercolano, insieme ai militari della Guardia di Finanza, avevano fatto irruzione in un magazzino della cittadina vesuviana sequestrando centinaia di magliette con i nomi dei calciatori e numerose etichette con la dicitura S.S.C. Napoli Official Product. Denunciata la titolare della fabbrica abusiva che, si è scoperto, si serviva anche di quattro lavoratori non in regola. Anche in questo caso, il valore della merce sottoposta a sequestro è di diverse migliaia di euro. Un fiume di denaro su cui è difficile non pensare che la camorra abbia messo gli occhi. 

Video

Basti pensare a quanto accade nella Maddalena, vero e proprio hub del falso e, per questo, nel corso degli anni, al centro di sanguinose dispute tra i boss. A fare gola, però, sono anche gli stessi venditori ambulanti, molto spesso costretti a pagare alle cosche una sorta di tassa solo per avere la possibilità di allestire le bancarelle sul territorio controllato dai boss. Si tratta di poche decine di euro a settimana ma che moltiplicate per il numero di bancarelle comparse in città nell'ultimo periodo rappresenta un introito non indifferente. Anche in questo caso il controllo del business ha scatenato gli appetiti feroci dei ras come, ad esempio, a Pianura. A far saltare i già fragili equilibri malavitosi nel quartiere della periferia occidentale sarebbe stato proprio il tentativo di uno dei sodalizi locali di imporre il pizzo ai venditori di sciarpe e bandiere. Tentativo che ha innescato la brutale reazione dei rivali, reazione che non si esclude possa aver avuto come tragico epilogo l'agguato avvenuto dinanzi agli chalet di Mergellina qualche giorno fa in cui è rimasto gravemente ferito un diciannovenne che, ora, rischia la paralisi. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA