Per i lavori nelle scuole di competenza del Comune si fanno i salti mortali. Poche risorse, tante richieste. Eppure ci sono anche sedi che restano chiuse pur essendo tecnicamente agibili. È il caso del plesso che appartiene alla Cimarosa, istituto comprensivo guidato da Rosa Cassese, e che si trova a Marechiaro. Una scuola che ospitava, prima dei lavori, le sezioni della secondaria di primo grado. Quattordici classi in tutto. Ora inutilizzate. La scuola pur essendo agibile con i lavori di ammodernamento fatti non ha aperto i battenti costringendo le famiglie a portare i propri figli in un altro istituto che fa parte sempre della Cimarosa.
Giovanna Mazzone, presidente della I Municipalità (Chiaia, San Ferdinando e Posillipo), non si aspettava questa scelta. «Come Municipalità abbiamo fatto - spiega Mazzone - tutto quello che era stato richiesto e in un momento di ripresa della scuola in presenza dove le famiglie hanno avuto una grande difficoltà creare un ulteriore disagio a chi aveva iscritto gli alunni in quel plesso non è condivisibile».
«Un ammodernamento - incalza Mazzone - la scuola è agibile, gli infissi sono in regola, peraltro con la pandemia le finestre spesso devono essere aperte e soprattutto la scuola è sicura».
La commissione scuola della prima Municipalità che si è da poco insediata, presieduta da Alessandro Remondelli, ha avviato un giro di ricognizione con tutte le scuole proprio sulle urgenze e su eventuali lavori da effettuare con urgenza o durante l'estate. Anche la dirigente della Cimarosa, Cassese, ha ottenuto dalla Municipalità il via libera per l'abbattimento di un tramezzo nelle sede centrale a proprie spese a via Posillipo. Lavori che dovrebbero essere effettuati prossimamente. Resta, ora, il nodo delle finestre. Cassese non è certa di riaprire Marechiaro con i nuovi infissi: «È probabile, vedremo».
La scuola dunque pur essendo agibile probabilmente è destinata a rimanere chiusa forse anche il prossimo anno. Salvo ripensamenti.