Scuole accorpate, sono 43 i presidi girovaghi in più istituti in Campania

La mannaia dei tagli colpisce la provincia

Iter per il dimensionamento scolastico
Iter per il dimensionamento scolastico
di Mariagiovanna Capone
Giovedì 7 Dicembre 2023, 22:58 - Ultimo agg. 8 Dicembre, 08:30
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La mannaia dei tagli alla scuola sta per abbattersi sulla Regione Campania. Le 128 autonomie scolastiche da accorpare, chieste dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per il piano di dimensionamento scolastico 2024/25, sono state scelte e per alcune province (Napoli e Avellino) anche approvate dai sindacati, che invece ieri si sono incontrati con le istituzioni per discutere sulle province di Caserta, Benevento e Salerno. Le proposte di dimensionamento della rete scolastica regionale e dell’offerta formativa, infatti, sono frutto di un processo condiviso tra le istituzioni scolastiche, Comuni, le Province o la Città metropolitana, gli Ambiti provinciali, la Direzione scolastica regionale, le Confederazioni e le Organizzazioni sindacali del comparto scuola e dell’area della dirigenza scolastica e la Regione Campania.

Le richieste degli uffici di Viale Trastevere, fortemente criticate dal governatore Vincenzo De Luca che ha provato di arginare i tagli con ricorsi al Tar (vinto), Consiglio di Stato (perso) e Corte Costituzionale (ancora in attesa di calendarizzazione, ma si è espressa negativamente sullo stesso ambito per Toscana, Emilia Romagna e Puglia) impongono di passare dalle attuali 965 autonomie scolastiche a 839.

Su Napoli e provincia la situazione è molto critica: saranno eseguiti 43 accorpamenti, di cui 8 solo sul capoluogo di Regione; quattro a Torre Annunziata, tre a Castellammare di Stabia e altrettante a Gragnano. Entro fine mese, il piano regionale, deliberato in Consiglio, dovrà essere inviato al Ministero e diventerà esecutivo dal 2024/25.

Le riunioni nell’ultimo mese sono state molto complesse, confessano i sindacati e i rappresentanti dei comuni, e nessuna decisione è stata presa a cuor leggero. Considerate le scuole sottodimensionate (cioè con un numero basso di iscritti secondo vecchi parametri) o dimensionate per la legge di bilancio ma anche i fabbisogni territoriali. Sulle scelte di alcuni accorpamenti ha pesato anche il fatto che da uno o più anni ci siano state reggenze, come avvenuto a Napoli. A Fuorigrotta, la scuola Leopardi diretta da Albina Arpaia accorpa la Doria, dov’è in reggenza; a Poggioreale, l’Ic Mastriani accorpa il Bonghi (in reggenza); a San Giovanni a Teduccio l’Ic Vittorino da Feltre (in reggenza) accorpa il circolo didattico Barbato di Barra; e ancora l’Ic Scialoja-Cortese accorpa l’Ic Rodinò; l’Ic Colletta accorpa poi l’Ic Borsellino.

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Tra le superiori, il prestigioso Caselli di Capodimonte (che è anche sottodimensionato) sarà unito al liceo Palizzi guidato dal dirigente-reggente Valter De Bartolomeis; l’Istituto Galiani accorpa il Da Vinci; mentre l’Istituto Colosimo (in reggenza) sarà accorpato al Della Porta-Porzio che prenderà anche i plessi Sanità e Antesaecula del D’Este-Caracciolo. Accorpamenti anche nei comuni di Marigliano, Ercolano, Monte di Procida, Pompei, Pozzuoli, Cardito, Marano, Melito, Sant’Antimo, Nola, Volla, Cercola, Afragola, Torre del Greco, Somma Vesuviana, Casalnuovo, San Giuseppe Vesuviano, Massa Lubrense, San Sebastiano al Vesuvio.
Alcuni accorpamenti inevitabilmente creeranno molte tensioni, in particolare quelli tra scuole di differenti Comuni con le problematiche che ne conseguono, poiché la manutenzione degli edifici e la refezione dipendono dal comune. Questa situazione avviene per l’Ipseoa Russo di Cicciano che accorpa l’Ipsar Tognazzi di Pollena Trocchia; per l’Istituto comprensivo Donizetti di Pollena Trocchia che accorpa i plessi di Massa di Somma del Giordano di Cercola; per l’Ic Pellico di Lettere che accorpa Ic Iozzino di Casola; per l’Ic Visciano-Camposano di Visciano che accorpa l’Ic Costantini di San Paolo Bel Sito; e infine per l’Ic Gemito di Anacapri che accorpa l’Ic Nievo di Capri.

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