Sesso con il cane nel Napoletano, l'Adda: «Pronti a denunciare, casi diffusi tra le mura domestiche»

Sesso con il cane nel Napoletano, l'Adda: «Pronti a denunciare, casi diffusi tra le mura domestiche»
di Fiorangela d'Amora
Domenica 11 Settembre 2022, 16:23
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Rapporti intimi con il proprio cane, l'Adda pronta a denuciare il padrone e chiede la tutela dell'animale. La vicenda che ha coinvolto un 58enne di Gragnano, ricoverato al San Leonardo di Castellammare, dopo ripetuti rapporti con il proprio cane , ha innescato scalpore e polemiche.

«Nessuna novità purtroppo - spiega Rosaria Boccaccini presidente dell'Associazione per la difesa dei diritti degli animali (Adda) - la devianza che colpisce queste persone è diffusa e si consuma spesso tra le mura domestiche. Lo stato di salute dell'uomo ha portato alla luce maltrattamenti che subiscono cani che spesso perdono la vita per le violenze subite». L'Adda in questi anni, quando ha avuto contezza di violenze anche sessuali nei confronti degli animali ha provato ad intervenire denunciando alle autorità competenti.

«Manca ancora la sensibilità giusta per perseguire queste persone - spiega la Boccaccini - spesso abbiamo rischiato in prima persona per salvare questi animali.

Siamo pronti a fare lo stesso per questa nuova vittima, siamo pronti a denunciare, solo così possiamo salvare la vita del cane». 

Intanto il 58enne operato nei giorni scorsi è ancora ricoverato presso l'ospedale San Leonardo, dopo l'intervento effettuato dai chirurghi di Urologia, la forte infezione non accenna ancora ad arretrare. Per lui saranno necessarie cure specifiche, ma intanto è cosciente e lucido. Sul profilo giudiziario invece l'uomo potrebbe essere accusato di zooerastia, una devianza che ha risvolti anche psichiatrici, oltre che di maltrattamenti sugli animali. 

Secondo la riscotruzione dei medici, che sono riusciti a scoprire le cause della forte infezione che hanno costretto l'uomo anche alla rianimazione, i rapporti sono stati ripetuti nel tempo. Già in precedenza il 58enne si era recato in ospedale per curarsi, l'ultima volta però vista la gravità è stato necessario indagare più a fondo per scoprire le cause che hanno portato per ora solo all'esportazione dei tessuti infetti.

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