Napoli. Senza luce e acqua, deve rientrare a casa: l'incubo di una famiglia sfollata

Napoli. Senza luce e acqua, deve rientrare a casa: l'incubo di una famiglia sfollata
Sabato 10 Gennaio 2015, 15:59 - Ultimo agg. 16:08
2 Minuti di Lettura

Napoli - Deve rientrare a casa con la moglie e i figli ma non ha nè acqua nè luce. Armando Iuliano è uno degli sfollati della Riviera di Chiaia. Abita all’Arco Mirelli proprio a pochi metri dall’ala del palazzo crollato e il suo appartamento fa parte comunque del palazzo al civico 66 diviso a metà. Lato crollo ancora off limits, mentre l’altra parte ha avuto il via libera proprio a ridosso del Natale.

Il suo lato è quello dove in realtà non può entrare nessuno. Almeno così è scritto nell’ordinanza di revoca di sgombero. Ma questo dispositivo non vale per la sua famiglia. «Devo rientrare - spiega - ma abbiamo ancora problemi con l’acqua, hanno messo un tubo volante e con l’elettricità, ci dovrebbero concedere almeno altri sette giorni per pulire sistemare. Sono passati quasi due anni non si può rientrare in un appartamento in queste condizioni». La famiglia Iuliano dorme all’hotel «Le terme di Agnano». Già questa sera dovrebbero lasciare la stanza, ma forse riusciranno a rimanere ancora una notte. Almeno così si spera. Il dopo è ancora una incognita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA