Stadio, DeLa a sorpresa: «Rinuncio al Maradona, l'impianto a Bagnoli»

«Costruiremo un gioiello con attorno un centro commerciale»

Stadio, DeLa a sorpresa: «Rinuncio al Maradona, l'impianto a Bagnoli»
Stadio, DeLa a sorpresa: «Rinuncio al Maradona, l'impianto a Bagnoli»
di Luigi Roano
Giovedì 7 Marzo 2024, 23:41 - Ultimo agg. 8 Marzo, 16:46
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«Il Napoli non può giocare tre anni lontano dal Maradona perché per avvicinare gli spalti al terreno di gioco bisognerebbe costruire un altro Maradona nel Maradona. Avevo accarezzato l’idea di riqualificarlo ma non è possibile il calcio non è compatibile con i cantieri: costruirò un nuovo stadio a Bagnoli nel Parco urbano». Il presidente Aurelio De Laurentiis questa volta sembra davvero fare sul serio, non sembra l’accensione di una miccia per fare esplodere la classica bomba mediatica - come spesso ha fatto - per attirare l’attenzione su determinate tematiche. Scartate le ipotesi di Acerra e Afragola per il nuovo impianto - «ringrazio tutti - dice - perché mi hanno messo a disposizione ettari ed ettari ma mi sembra surreale portare il Napoli lontano da Napoli» - punta dritto sull’area ex Italsider.

Dove, tuttavia, c’è un piano varato dal Comune, il sindaco Gaetano Manfredi è anche Commissario governativo del Sin - Sito di interesse nazionale - e approvato dal Governo su come rigenerare e trasformare quel sito. Nel piano, la vocazione Bagnoli ce l’ha ed è quella turistica, sportiva, per il tempo libero con il mare a far diventare unica quella location. Che si sposa in pieno con il progetto di De Laurentiis di costruire lo stadio. E il Parco urbano, ben 200 ettari va sì riempito di contenuti i cosiddetti attrattori che dovrebbe essere la missione dei privati. Ma a oggi nessun privato ha mai fatto una proposta concreta per investire a Bagnoli, anzi sono state ripetute le aste andate deserte per la vendita dei suoli. L’unico che ci ha messo soldi è Vito Grassi, uno dei patron della Gevi, che sta costruendo il parco tecnologico.

«L’architetto Zavanella ha fatto sopralluoghi insieme a me al Maradona e ha convenuto che solo lasciando il Maradona si potrebbe costruire un altro Maradona. Allora gli ho conferito l’incarico per un progetto di uno stadio modernissimo a Bagnoli». De Laurentiis è un fiume in piena: «Ho incontrato chi governa tutta la pratica Bagnoli. Prego il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi di coadiuvare questa la mia idea di voler portare uno stadio del Napoli modernissimo nell’area di Bagnoli, completo di centro commerciale come prevede la legge, e unendo anche un centro tecnico che da Castelvolturno sposteremo a Napoli con dodici campi da mettere anche a disposizione del sociale e delle persone meno abbienti».

Manfredi era a Roma a discutere proprio di Bagnoli con il ministro Fitto per completare la bonifica dei suoli e del mare. Le parole di De Laurentiis sul Bagnoli gli sono sembrate quasi ad orologeria, soprattutto quando il patron ha detto che aveva parato «con chi governa Bagnoli» e lui è il commissario di governo del Sin, ma non si è smosso più di tanto il suo pensiero al riguardo, fanno sapere da Palazzo San Giacomo - è sempre lo stesso: «Aspettiamo il progetto, non abbiamo nessun pregiudizio verso nessuna ipotesi, poi lo valuteremo». Certo è che lo stadio nuovo si mangerebbe gran parte del Parco urbano dove pure Manfredi aveva immaginato di costruire un impianto per l’atletica.

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È ancora il Presidente a parlare e sembra avere le idee chiare: «Poiché la bonifica di Bagnoli è iniziata lo scorso ottobre e richiede diciotto mesi e ne servono altri dodici per il mio progetto, potremmo mettere la prima pietra tra diciotto mesi e costruire il tutto in trenta mesi, in modo da essere pronti nel 2032 per gli Europei, e la prima partita la potremmo giocare il 15 luglio del 2027. Sarà uno stadio da 60mila posti e faremo una grande festa». Con De Laurentiis uno degli avvocati di fiducia del patron il dottore Testa: «Bagnoli è un Sin - racconta l’avvocato - sotto la regia di Commissario del Governo è previsto un Parco urbano dove sarà possibile la realizzazione dell’impianto garantendo una grande occasione di sviluppo per Bagnoli».

Zavanella giusto 72 ore fa aveva dichiarato che «rifare il Maradona o costruire uno stadio nuovo costa la stessa cifra: 100 milioni» ed è sulla sostenibilità finanziaria del progetto che Manfredi valuterà la fattibilità dello stesso. «Ho chiesto massima accelerazione e zero burocrazia, poi non ho bisogno di soldi di altri, l’investimento sarà tutto mio».