Stazioni chiuse e meno soste: parte la rivoluzione Circumvesuviana

Stazioni chiuse e meno soste: parte la rivoluzione Circumvesuviana
di Aniello Sammarco
Domenica 8 Agosto 2021, 12:07 - Ultimo agg. 17:20
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Due stazioni chiuse, altre quattro cancellate dalla tratta Napoli-Sorrento ma anche il ripristino della linea che porta al Centro direzionale e di lì a piazza Garibaldi, con il capolinea spostato da San Giorgio a Cremano al binario 3 della stazione centrale di Torre del Greco. Sono le novità contenute in un ordine di servizio approntato dai vertici dell'Ente Autonomo Volturno e che da lunedì 6 settembre è destinato a ridisegnare profondamente il servizio della Circumvesuviana. Una rivoluzione che rischia di penalizzare sensibilmente l'utenza delle fermate periferiche della città del corallo. Periferia che vedrà cancellate in particolare le soste a Via Monaci e Via Viuli, mentre saranno sensibilmente ridotte quelle programmate a Via del Monte e a Villa delle Ginestre. I treni diretti che da Napoli porteranno a Sorrento (e viceversa) non effettueranno servizio nemmeno a Miglio d'oro ad Ercolano e Cavalli di bronzo a San Giorgio a Cremano. Stazioni alle quali si devono aggiungere anche quelle di Scrajo, Pozzano e Castellammare Terme, quest'ultima ormai chiusa da tempo, mentre le altre due sono da sempre escluse dal servizio lontano dal periodo estivo.

A scriverlo sono il direttore trasporto ferroviario Arturo Borrelli e il direttore infrastruttura Giancarlo Gattuso, che spiegano come vi sia la «necessità di adeguare il programma di esercizio sulle linee vesuviane alla nuova velocità massima di percorrenza», con la conseguente disposizione che «a decorrere dal 29 marzo 2021, la velocità massima delle linee vesuviane sarà pari a 70 km/h, con la presenza in cabina del secondo agente». Ecco allora che è stato elaborato un programma che prevede «una struttura oraria cadenzata a 24 minuti» articolato come spiegano da Eav in «264 corse al giorno, dal lunedì al sabato, comprese le vigilie di Natale e Capodanno» e «194 corse la domenica e i festivi, compresi i giorni di Pasqua, Natale, Capodanno e Santo Stefano». In particolare, sono previste 110 corse tra Napoli e Sorrento (che diventano 72 nei giorni festivi), 44 tra Napoli e Poggiomarino (38 nei giorni rossi), 47 lungo la tratta Napoli-Sarno (41 nei festivi) e 63 tra Napoli e Baiano.

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A pagare il prezzo più caro a questa rivoluzione, destinata ad entrare in vigore dal prossimo 6 settembre, è la città di Torre del Greco, alla quale nei mesi scorsi era già stata sottratta d'imperio la fermata di Sant'Antonio a causa dei ripetuti atti di vandalismo, che avevano portato l'Ente autonomo Volturno a cancellare unilateralmente la fermata. La fermata è stata riattivata a furor di popolo, dopo proteste e iniziative istituzionali, lo scorso 26 aprile, con un rafforzamento del sistema di videosorveglianza. In quella occasione però era apparso chiaro che la contropartita sarebbe stata la chiusura di una stazione. Con questa decisione, che per ora non è stata ancora ufficializzata ma che lo sarà a breve dopo l'ordine di servizio finito all'attenzione delle organizzazioni sindacali, invece vengono cancellate le fermate di Via Monaci e Via Viuli, quest'ultima punto di riferimento importante per tanti avvocati che si recano in Circumvesuviana al tribunale di Torre Annunziata.

A Via del Monte e Villa delle Ginestre invece fermeranno solo i treni diretti a Poggiomarino. Stesso discorso per Miglio d'oro e Cavalli di bronzo, i cui utenti saranno parzialmente risarciti dal fatto che in queste stazioni il servizio sarà garantito fino a Torre del Greco dalle corse che da Porta Nolana transitano per Centro direzionale e Poggioreale. Confermato il fatto che i direttissimi diretti e provenienti da Sorrento e da Torre Annunziata a Napoli fermeranno solamente a Torre del Greco, Ercolano e San Giorgio a Cremano.

Intanto ieri ben tredici corse pomeridiane sono state improvvisamente cancellate a causa dell'improvvisa indisponibilità di personale come annunciato dall'Ente Autonomo Volturno. Interessate tutte le tratte, anche il Vesuvio Express. Solo in cinque casi sono stati previsti autobus sostitutivi. 

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