Torna il caos barelle a Napoli, l'ospedale Cardarelli finisce sotto assedio

Torna il caos barelle a Napoli, l'ospedale Cardarelli finisce sotto assedio
di Ettore Mautone
Martedì 10 Ottobre 2017, 11:22 - Ultimo agg. 11:43
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Scoppia di barelle la Neurochirurgia del Cardarelli: ieri mattina, dopo un weekend di fuoco, l'unità diretta da Pasquale Caiazzo aveva 50 ricoverati su 28 posti letto e decine di barelle nel corridoio. Un male che riaffiora dunque. Ma è un male minore rispetto alla sicurezza dei pazienti. Ictus, politraumi, aneurismi qui affluiscono da tutta la città e da Napoli sud (priva di una unità specialistica). In attesa del trauma center di Napoli est qui è attivo l'unico team collaudato per i politraumi mentre su Napoli 1 la Neurochirurgia del Loreto Mare è in trasloco all'Ospedale del Mare e quella del San Giovanni Bosco a mezzo servizio.

Oggi il manager Ciro Verdoliva ha convocato una riunione col suo staff per verificare la situazione. La Neurochirurgia è la punta di uno scoglio che riguarda anche altri reparti del Dea. Il Cardarelli ha 956 posti letto, 5 Medicine e due Chirurgie più Pneumoepatologia ed Ematologia. Ma i pazienti restano al Dea a volte per giorni e giorni. I nodi sono sempre gli stessi segnalati a più riprese dall'intersindacale da Cimo, Cgil, Cisl, Uil: trasporto infermi poco efficiente, guardie padiglionali che non dimettono nel weekend, scarsa verifica dei tempi di degenza, ricovero diretto nei reparti, trasferimenti dai padiglioni al pronto soccorso senza protocolli, eccessivo ricorso al convenzionamento interno per sopperire alle carenze di personale, penuria di risorse e personale, problemi organizzativi e gestionali nel Dea. L'ultima tegola - segnalata anche da Franco Verde dell'Anaao - riguarda i precari. Camici bianchi esperti, formati alla medicina dell'emergenza e in altri reparti in anni e anni di affiancamento, patrimonio prezioso per consolidare il ruolo leader dell'ospedale, che hanno trovato sbarrata la strada della stabilizzazione. A causa del piano di rientro non si applica il 50% dei posti riservati nei concorsi. Quello per 19 dirigenti istruito in primavera dall'ufficio Personale ha trovato il semaforo rosso.

«Lo stop - dice Verde - è scattato con una delibera, foriera di interpretazioni, del 6 aprile scorso con cui il tavolo di verifica si riserva la possibilità di ricorrere alla legge numero 208 del 28 dicembre del 2015 che prevede appunto una riserva del 50% dei posti disponibili per i precari». Un serbatoio prezioso al quale stanno attingendo altre Asl e altri ospedali della regione. E oggi Verde convoca una conferenza stampa per mettere a fuoco gli altri nodi. Intanto dovrebbe scattare dal prossimo novembre il riordino del pronto soccorso: la Medicina d'urgenza dal quarto piano dovrebbe lavorare fianco a fianco con l'Accettazione e l'Osservazione breve. Mentre i locali lasciati liberi della Centrale operativa del 118 (già traslocati all'Ospedale del Mare) ospiteranno invece la nuova Utic (al 4° piano) con l'arrivo di una terza unità di Emodinamica e una convenzione con il vicino policlinico per la Cardiochirurgia. In vista anche il trasferimento, dal primo novembre, di tutta l'attività di Neuroradiologia interventistica dal padiglione I al Dea. 


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