Era la sera dello scorso 8 agosto, quando i poliziotti del commissariato oplontino, guidati dal dirigente Claudio De Salvo, incrociarono un'auto. A bordo tre persone che erano appena state costrette a lasciare il lungomare di via Marconi perché minacciati pesantemente da un parcheggiatore abusivo, che pretendeva il pagamento di 2 euro per sostare in una zona dove a quell'ora il parcheggio è libero. Fornita la descrizione precisa, sono scattate le indagini, che hanno permesso di identificare Bollino, poi riconosciuto da altre due vittime che hanno subito minacce simili la settimana dopo e a inizio settembre, segno che il 48enne aveva «in gestione» quella fetta di lungomare. In un caso, Bollino avrebbe preteso un euro nonostante l'automobilista avesse già pagato il ticket: «Io sto qua per controllare le macchine, non dovete fare il biglietto, il parcheggio dovete pagarlo a me».
Nel corso delle indagini, è stata utile anche una video segnalazione anonima arrivata alla polizia tramite l'app YouPol, che inquadrava la scena che si sarà verificata decine di volte durante la scorsa estate sul lungomare di Torre Annunziata.