Nel corso delle indagini patrimoniali che hanno ricostruito un debito tributario di 300.000 euro, i finanzieri hanno scoperto a casa dell’imprenditore, ex miticoltore, le anfore antiche. Le successive perizie tecniche condotte dalla Soprintendenza-Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli hanno confermato che le anfore ritrovate costituiscono preziosi reperti storici, appartenenti all’era greco-romana, trafugate dal fondale marino. Il loro valore, sul “mercato nero”, si aggira intorno a diverse decine di migliaia di euro.
Il responsabile è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per violazioni al codice dei beni culturali.