Torre del Greco, braccio di ferro
sui rifiuti: altri due giorni di sciopero

Torre del Greco, braccio di ferro sui rifiuti: altri due giorni di sciopero
di Aniello Sammarco
Venerdì 12 Marzo 2021, 09:50
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Altri due giorni di sciopero, una lettera al prefetto per valutare se tutto ciò possa provocare pregiudizi gravi alla popolazione, la richiesta di un consiglio comunale monotematico per discutere del conferimento della spazzatura: non c'è pace per il servizio di raccolta dei rifiuti a Torre del Greco, più volte finito al centro di feroci polemiche e lontano dal ritenersi immune da pecche, specie per la pulizia delle strade nella zona periferica.

Le prossime settimane si annunciano incandescenti: basti pensare che per lunedì 22 e martedì 23 marzo sono state proclamate 48 ore di astensione dal lavoro dei dipendenti della Buttol, la ditta alla quale è affidato il compito di smaltire le diverse frazioni della raccolta differenziata. L'annuncio è stato dato, in una lettera indirizzata alla società, al sindaco Giovanni Palomba, alla prefettura e alla commissione di garanzia, dagli esponenti di Fit-Cisl, Filas e Fenalt. Le sigle sindacali, dopo avere incrociato le braccia già due settimane fa, hanno infatti «preso atto che dalla giornata di sciopero ad oggi non ci sono state convocazioni, riunioni o confronti tesi a riportare tranquillità tra i lavoratori e a risolvere le problematiche poste alla base dello stato di agitazione». È stato così deciso, insieme alla Rsa, di fare ricorso ad «ulteriori 48 ore di sciopero, che si terranno per tutti i turni lavorativi dei giorni 22 e 23 marzo», durante le quali saranno comunque garantiti i servizi minimi essenziali. Lo sciopero è stato proclamato contro il licenziamento dei dipendenti sorpresi a consentire una sorta di «traffico» illecito di rifiuti elettronici, per le condizioni definite inaccettabili della sede del cantiere e per la mancata dotazione degli strumenti di protezione individuale.

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Una presa di posizione che rischia di mandare in tilt una città più volte apparsa in sofferenza in merito alla raccolta dei rifiuti.

Tanto che la dirigente comunale dell'unità di progetto Nuovi strumenti e gestione rifiuti, Claudia Sacco, ha scritto all'ufficio di gabinetto della prefettura e alla commissione di garanzia sciopero evidenziando come il territorio sia già «interessato da innumerevoli sversamenti abusivi di rifiuti in maniera indifferenziata, ai quali si fa fronte quotidianamente, nonché dall'assenza di un centro di raccolta». La dirigente punta l'accento sulle «ripercussioni che si avrebbero con un'interruzione di 48 ore del servizio, che potrebbero configurare un pregiudizio grave per la popolazione».

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Intanto la Buttol ha fa sapere di avere «provveduto a convocare le sigle sindacali il 28 marzo» nel tentativo di arrivare ad una conciliazione della vertenza che ha prodotto lo sciopero proclamato comunque prima dello svolgimento del confronto. E che la situazione del settore Nu è «drammatica» e «al limite del collasso» se ne sarebbero accorti anche alcuni consiglieri comunali che hanno chiesto al presidente dell'assise di palazzo Baronale, Gaetano Frulio, di convocare una seduta monotematica aperta «al contributo e agli interventi di rappresentanti di cittadini e associazioni». Un aspetto che dovrebbe incontrare la soddisfazione del sindaco, che nel corso dell'ultima seduta dedicata all'ospedale Maresca si è detto d'accordo a trattare le tematiche più sentite in apposite assemblee monotematiche.
 

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