Hanno chiesto scusa. E hanno restituito l'orologio che avevano strappato a due cittadini francesi in visita a Napoli la scorsa primavera. E non è tutto. Hanno anche racimolato duemila euro a titolo risarcimento del danno, da consegnare ai due coniugi vittime della brutta esperienza vissuta a Napoli.
Protagonisti del gesto inedito sono Elio Papi (classe 1988), difeso dall'avvocato Carlo Ercolino; e Salvatore Scatola (difeso dall'avvocato Valeria Aiello), entrambi finiti in cella per aver aggredito al braccio e al labbro un cittadino francese che aveva provato a difendere l'orologio da polso (un Baltic tricopax) indossato dalla moglie.
Scrive Papi: «Mi scuso per il terribile gesto consumato assieme al mio complice, ora che sono detenuto da qualche giorno e non mi sto più drogando, ho messo a fuoco la gravità di quanto avvenuto».
Stesso discorso da parte di Salvatore Scatola, che sostiene di aver agito perché pressato da condizioni di vita segnate dall'indigenza e dalla povertà.
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