Vaccini, over 60 in fuga: l'Asl Napoli 1 cambia strategia, dosi senza prenotazione

Vaccini, over 60 in fuga: l'Asl Napoli 1 cambia strategia, dosi senza prenotazione
di Ettore Mautone
Giovedì 8 Luglio 2021, 23:47 - Ultimo agg. 10 Luglio, 07:14
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Accessi diretti e senza prenotazioni nei distretti sanitari territoriali ma anche inoculazioni quotidiane in farmacia e truck mobili a presidio dei quartieri più renitenti al vaccino. E poi medici di famiglia e Usca, che girano per i quartieri in città per garantire le somministrazioni a studio e a domicilio. Nella guerra all’arma bianca contro Sars-Cov-2 la Asl Napoli 1 per reclutare nuovi cittadini alle prime dosi sfodera dunque le punture di prossimità lasciando ai grandi hub il compito di completare il ciclo dei richiami. 

E in effetti con questo nuovo assetto l’azienda sanitaria metropolitana ha subito recuperato un po’ di terreno sul fronte scoperto delle prime dosi. Sono migliaia le adesioni racimolate da inizio luglio sia tra gli ultra sessantenni rimasti finora nell’ombra (ne restano comunque da vaccinare oltre 60mila a Napoli in questa fascia di età mai prenotati), sia nell’ambito delle altre anagrafiche soprattutto under 30. «Distribuiamo 42 numeri al giorno e le vaccinazioni sono effettuate per fascia oraria per evitare assembramenti - spiega Tiziana Spinosa direttore del distretto 25 di Fuorigrotta - l’adesione è soddisfacente. Stiamo attuando anche una strategia di iniziativa telefonando direttamente ai pazienti presi in carico nelle unità operative distrettuali come assistenza anziani, riabilitazione, centro antidiabete e materno-infantile. Inoltre proponiamo la vaccinazione durante le visite specialistiche con la collaborazione degli specialisti ambulatoriali e a tutti gli utenti che si rivolgono all’anagrafe ed al Cup. Tutti gli operatori del distretto sono impegnati in questa sfida». 

Sebbene diluite tra i 10 distretti sanitari di base la Asl Napoli 1 a fine giornata conta mediamente sempre tra le 500 o 600 inoculazioni nei vari quartieri.

Aggiungendo quelle effettuate in farmacia (circa 250) che raddoppiano con quelle delle Usca e dei medici di famiglia, si arriva a mille unità. Si tratta di circa il 10 per cento delle 10-11mila inoculazioni al giorno che la Asl continua a sostenere nel Covid vaccine center della Mostra d’Oltremare e all’Hangar di Capodichino, per la gran parte raggiunte con i richiami di Pfizer, Moderna e AstraZeneca ma il risultato c’è. Attualmente la Asl può contare su approvvigionamenti Pfizer quasi dimezzati passati da 48 scatole (equivalenti a oltre 56 mila dosi a settimana) e 28 (ossia poco meno di 33mila) e si andrà avanti così fino a settembre. 

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«Stiamo convincendo gli indecisi - aggiunge Pina Tommasielli, medico di base con studio a Soccavo e componente dell’unità di crisi - pratichiamo ogni giorno una cinquantina di seconde dosi e la metà di prime inoculazioni. Reclutiamo anche molti ragazzi che devono partire per le vacanze in agosto e che vogliono giustamente proteggersi». Nei distretti sanitari sono somministrate solo prime dosi ai residenti dai 12 ai 59 anni ed agli over 60 fragili mentre si usa il monodose Johnson & Johnson per pazienti over 60 senza patologie associate. Garantita la vaccinazione anche ai senza fissa dimora e ai cittadini stranieri temporaneamente presenti. L’orario di apertura è dalle 9 alle 18 di tutti i giorni escluso il sabato e la domenica. 

La vera sorpresa è infine il buon risultato che le farmacie napoletane stanno conseguendo non solo puntando sulle consegne settimanali di 36 dosi Pfizer per la fascia di età dai 12 ai 59 anni ma anche attraverso l’uso delle scorte di Johnson & Johnson riservate agli over 60enni che in alcuni giorni hanno assorbito il 90 per cento delle somministrazioni. «Segno che nel rapporto fiduciario consolidato tra farmacista e cittadino si possono superare molti ostacoli e diffidenze come abbiamo sempre sostenuto» conclude Vincenzo Santagada, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Napoli e provincia. 

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