Vaccini Covid nella Fagianeria del Bosco di Capodimonte: in 600 pronti alla fiala tra le tele di Tiziano

Vaccini Covid nella Fagianeria del Bosco di Capodimonte: in 600 pronti alla fiala tra le tele di Tiziano
di Maria Pirro
Giovedì 1 Aprile 2021, 09:00 - Ultimo agg. 18:38
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Tutti in fila tra le tele (non originali) di Tiziano e Dalbono per il vaccino: le mostre d'arte, le uniche accessibili, hanno una storia adattata ai tempi del Covid; mentre tutti i luoghi della cultura restano chiusi, in attesa che calino ricoveri e decessi. «Lasciati contagiare solo dalla bellezza» è lo slogan con cui Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, si prepara ad accogliere i primi 600 napoletani (1200 a regime) nella Fagianeria, dove sono allestiti sette box per le iniezioni. Il quarto centro Asl, che permette di raggiungere quota 5000 dosi somministrate al giorno, ma l'obiettivo è arrivare a 8000, raddoppiando gli spazi alla Mostra d'Oltremare. «Con questo nuovo punto diamo un ulteriore contributo all'enorme sforzo messo in campo dalla Regione», afferma il manager dell'azienda sanitaria, Ciro Verdoliva

Chiamati, per primi, i caregiver, poi i cittadini per fasce d'età, prediligendo i residenti nei quartieri limitrofi.

Per chi ha difficoltà a camminare sono previste navette elettriche da Porta Miano. Ma, già dall'ingresso, percorrendo i viali a raggiera si possono ammirare importanti edifici: la storica Manifattura della porcellana, il Cellaio con l'esposizione delle ceramiche dell'architetto Santiago Calatrava e la chiesa di San Gennaro al centro di un intervento globale dello stesso artista di Valencia. Così si raggiunge il prato con le magnolie, antistante la Fagianeria. Dentro, le riproduzioni delle opere sono esposte nella sala di osservazione, dove gli immunizzati devono restare, per 15 minuti, prima di andare via. Nell'attesa, possono ammirare «Danae» di Tiziano, «Antea» di Parmigianino, «Atalanta e Ippomene» di Guido Reni, «Ipomee e boules de neige» di Andrea Belvedere e «Frisio a Santa Lucia» di Eduardo Dalbono. In più, c'è un racconto per immagini con i protagonisti del Regno di Napoli, da «Carlo di Borbone a cavallo» di Francesco Liani a «Ferdinando IV a cavallo con la corte a Capodimonte» di Antonio Joli. E un focus sulla partenza di Carlo di Borbone per la Spagna, vista da terra e da mare, sempre di Joli (1759). E «Ferdinando IV a caccia di folaghe sul lago Fusaro» di Jacob Philipp Hackert, del 1783. «È un modo per stemperare la tensione e avvicinare il pubblico del bosco con quello del museo, un invito a varcare la soglia della Reggia, a conoscerne la storia e la sua funzione», sottolinea Bellenger. Difatti, il percorso non finisce con la punturina di oggi e nemmeno con il richiamo tra 21 giorni: una convenzione con l'Asl prevede un biglietto di ingresso ridotto per gli immunizzati alla Fagianeria (ovviamente alla riapertura) affinché possano ammirare da vicino la mostra «Napoli, Napoli: di lava, porcellana e musica», in programma fino al 19 settembre. 

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L'altro percorso espositivo, destinato esclusivamente ai vaccinati (300 al giorno), è allestito al Madre. Si tratta di una visita speciale: una breve passeggiata nella collezione del museo d'arte contemporanea. «È un'occasione per allontanare temporaneamente il pensiero dalle incertezze e inquietudini del nostro quotidiano», chiarisce la curatrice Silvia Salvati. A Donnaregina sono esposte le fotografie di Mimmo Jodice, mentre l'arte di Luciano Romano «ci accompagna nelle atmosfere iperrealiste e compulsive di New York, rendendoci liberi di immaginare luoghi lontani e non raggiungibili», aggiunge Salvati. Un altro segno-icona è quello di Sergio Fermariello in questa fuga con la mente dal presente che registra ancora 2.016 nuovi positivi al Covid in Campania.

Sono 538 i casi sintomatici su 19.182 tamponi molecolari processati: il tasso di incidenza resta stabile, passa da 10,38 a 10,5. Nel bollettino, l'unità di crisi segnala 38 nuove vittime e 3.066 guariti e 160 posti letto occupati in terapia intensiva (tre in meno). Invariato - 1.587 - il numero delle degenze ordinarie Covid. Vaccinati, con la prima dose, 593.421 cittadini; tra loro, 248.141 hanno ricevuto la seconda. 

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