Vaccini a Napoli, nuovo hub nel convento alla Sanità. Don Battaglia: «Un segno di speranza»

Vaccini a Napoli, nuovo hub nel convento alla Sanità. Don Battaglia: «Un segno di speranza»
di Melina Chiapparino
Mercoledì 24 Novembre 2021, 21:28 - Ultimo agg. 25 Novembre, 10:30
4 Minuti di Lettura

«La speranza abita negli occhi di chi chiede una cosa: la cura». Con queste parole l’arcivescovo di Napoli, Don Mimmo Battaglia ha accolto la nascita del nuovo centro vaccinale nel cuore della Sanità, tra le mura del Convento dei padri Vincenziani.

L’hub allestito nella struttura religiosa al civico 51 di via Vergini, è stato inaugurato oggi, alle 16 ed è diventato immediatamente operativo dopo il taglio del nastro e la cerimonia di benedizione a cui ha partecipato anche il direttore generale dell’Asl, Ciro Verdoliva insieme a medici, infermieri, farmacisti e tanti volontari. Il nuovo centro vaccini che ha per obiettivo il coinvolgimento delle fasce più deboli e fragili della popolazione, compresi gli stranieri e i cittadini che per differenze culturali non hanno avuto la possibilità di informarsi come gli altri, è stato affidato a Bianca Iengo, farmacista e farmacologa che, da anni, si dedica alla “Farmacia Solidale”.

«Ci dedichiamo all’ascolto e all’assistenza di immigrati, senza fissa dimora e famiglie indigenti insieme a un qualificato gruppo di volontari» ha spiegato Iengo che da laica consacrata, dopo aver reso facilmente accessibile e gratuita la distribuzione dei farmaci, ha realizzato l’hub solidale in sinergia con la curia, l’Asl e il gruppo di sanitari e dei volontari coinvolti nella Farmacia Solidale.

Il centro vaccinale, attivato nel presidio solidale diocesano “Gocce di Carità” che ospita anche il servizio farmaceutico solidale, somministrerà i vaccini anti Covid tre volte a settimana, in una fascia oraria compresa tra il pomeriggio e la tarda serata, puntando alla «massima capillarità della campagna vaccinale». «Vogliamo raggiungere tutti coloro che hanno maggiori difficoltà a spostarsi dal quartiere, gli immigrati e gli stranieri, gli indigenti e offrire consulenze informative a chi appartiene a culture e lingue diverse» ha aggiunto Iengo facendo notare come, già, si siano prenotate trenta persone, tutte per la prima dose Pfizer.

 

Il mini hub, composto da due box vaccinali con l’area della farmacia per i vaccini, le sale di attesa e di osservazione, è stato realizzato «rispettando tutti i requisiti previsti per i centri vaccinali e traccia un segno per il futuro della campagna vaccinale» ha spiegato il manager dell’Asl Ciro Verdoliva. «In questa fase, l’obiettivo è la dismissione dei grandi hub dal momento che non abbiamo più necessità di somministrare quantità enormi di dosi, ora la necessità è di essere capillari sul territorio» ha affermato Verdoliva sottolineando il bisogno di potenziare e ritornare all’assistenza ordinaria della sanità pubblica.

«Siamo in guerra contro il Covid e dobbiamo vincere con la collaborazione e partecipazione di tutti i cittadini, a cui chiediamo aiuto nel far comprendere l’importanza di vaccinarsi» ha concluso Verdoliva che insieme all’arcivescovo Battaglia e a Bianca Iengo, ha tagliato il nastro verde per inaugurare l’hub.

All’inaugurazione del nuovo hub, ha partecipato anche Vincenzo Santagada, presidente dell’ordine dei Farmacisti di Napoli e assessore comunale alla Salute che ha indicato il «valore nuovo del centro vaccini che punta a una platea al di fuori della filiera istituzionale dell’assistenza sanitaria» ma, ciò che più ha contraddistinto la nascita del servizio vaccinale nel cuore della Sanità, è stato espresso da Don Mimmo Battaglia. «Il nuovo hub è un segno che legittima la speranza di tempi migliori, qui non si contano i poveri ma si abbracciano nella dimensione del “noi” » ha concluso l’arcivescovo dedicando una speciale benedizione a tutti gli operatori sanitari che non hanno mai smesso di combattere la pandemia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA