Vaccino Covid, la Regione Campania: per i pazienti fragili solo Moderna e Pfizer

Vaccino Covid, la Regione Campania: per i pazienti fragili solo Moderna e Pfizer
di Ettore Mautone
Mercoledì 24 Febbraio 2021, 08:30 - Ultimo agg. 22:00
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Non c'è ancora una data per il via libera alle prenotazioni ma il Piano regionale vaccini di Fase 2 (da attuare dopo aver vaccinato personale sanitario, over 80 e insegnanti) prende forma. La prima bozza è stata discussa ieri in Unità di crisi regionale: oggi prima verifica da parte di tutti i direttori generali. A stretto giro i manager dovranno comunicare correzioni, suggerimenti e puntualizzazioni. A fronte della disponibilità di soli tre vaccini attualmente autorizzati (a Rna come Pfizer e Moderna e AstraZeneca a virus vettore) la scorta limitata di dosi è il grande limite alle potenzialità vaccinali della Campania. 

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La linea di discrimine per la scelta resta definita dall'età e dallo stato di salute.

AstraZeneca può essere somministrato tra i 18 e i 65 anni, mentre Pfizer e Moderna agli over 65 e ai soggetti di qualunque età fragili. A lungo dibattuta l'opportunità di utilizzare il vaccino AstraZeneca in soggetti tra i 18 e i 65 anni comprendendo anche quelli con condizioni di salute che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19 ma senza connotazioni di gravità attribuite agli estremamente vulnerabili. Ciò in base alla nuova circolare emessa dal ministero della Salute che aggiorna le modalità di somministrazione di AstraZeneca. Un nodo difficile da districare in quanto in questo ambito ricadono molte categorie (personale scolastico e universitario, le forze dell'ordine, personale e ospiti dei penitenziari e delle comunità e gli addetti di altri servizi essenziali). L'orientamento è di riservare AstraZeneca ai soggetti sostanzialmente sani. Di certo, infine, per i soggetti di 16 e 17 anni l'unico vaccino attualmente indicato è Pfizer. Recepito, infine, nel Piano regionale, l'accordo con i medici di medicina generale. I centri vaccinali, che siano hub (presso le Asl) o spoke (presso gli ospedali) dovranno avvalersi della collaborazione dei medici di famiglia e delle farmacie di comunità e dei dottori ai primi anni dei corsi di specializzazione. Il Piano sarà trasformato in un documento definitivo come atto finale della Giunta. Finora in Campania sono state somministrate 324 mila dosi, il 75,5 per cento di quelle disponibili: completamente vaccinato soltanto l'1,87% della popolazione.

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La disponibilità di Moderna e Pfizer è limitata e AstraZeneca non copre tutte le categorie. Le dosi totali su cui la Campania può contare a febbraio sono in tutto 276mila (100mila AstraZeneca, 26mila Moderna e 150mila Pfizer). Quest'ultima da fine dicembre al 15 febbraio ha consegnato in Campania 271 scatole (circa 317 mila dosi). Vanno ora aggiunte le 38 scatole attribuite ai punti vaccinali della Campania in questa settimana (equivalenti a 44.460 fiale) e le 40 in consegna la prossima (46.800 dosi). Forniture col contagocce a fronte della doppia dose per completare il ciclo. Un limite invalicabile rispetto al potenziale vaccinale della Campania anche perché l'attesa del prossimo vaccino in procinto di autorizzazione, della Johnson & Johnson, potrebbe durare fino ad aprile. Sul fronte ultra ottantenni si staglia l'ulteriore scoglio della scarsa adesione: i numeri parlano chiaro, gli anziani ultra ottantenni sono circa 307mila e di questi, prenotati per le vaccinazioni, lunedì sera erano circa 187mila. Ne mancano dunque all'appello 120mila. Il rapporto si mantiene costante anche a Napoli città dove i grandi vecchi sono invece 62mila. Di questi hanno finora aderito in 31.056 e ricevuto la prima dose in 7.494. Pur completando rapidamente l'iter di vaccinazione una schiera interminabile di nonni resterebbe dunque fuori. Fatte salve alcune centinaia di defezioni consapevoli è molto più probabile, anzi quasi certo, che questi anziani non siano stati presi in carico per ragioni organizzative e di accessibilità. Il supporto di prossimità offerto da medici di famiglia e farmacisti è stato sporadico su base volontaria e andrebbe reso stabile.

La Asl Napoli 1 Centro fa sapere che «nelle ultime ore alcuni utenti stanno segnalando di aver ricevuto telefonate circa la vaccinazione domiciliare per cittadini non in grado di deambulare. Telefonate che in alcuni casi preannunciano la visita di presunti medici presso il domicilio dell'assistito». L'Asl sottolinea che «al momento nessun ufficio dell'Azienda sta effettuando tali telefonate, che devono dunque essere considerate false e potenzialmente anche finalizzate ad eventuali truffe nei riguardi degli over 80». 

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