Villa comunale di Casoria: giochi rotti, erbacce e laghetto infestato

Villa comunale di Casoria: giochi rotti, erbacce e laghetto infestato
di Domenico Maglione
Domenica 3 Luglio 2022, 11:00 - Ultimo agg. 16:01
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Giochi dell'infanzia danneggiati e pericolosi, opere d'arte sfregiate e vandalizzate, laghetto e giardini in un indescrivibile stato di degrado per mancanza di manutenzione: è lo scenario della villa comunale di Casoria, l'unico polmone di verde della città e spazio di ritrovo e socializzazione per anziani e bambini. Flash mob improvvisato di protesta, ieri mattina, di alcuni genitori che da tempo si sono fatti anche portatori di inoltrare al Comune il malcontento di una più larga platea di persone che utilizzano la struttura di via Pio XII, che si trova proprio di fronte alla compagnia dei carabinieri. Si tratta di uno spazio di verde attrezzato che si trova in uno stato di abbandono ormai da tempo.

«Quando ci andavo io da piccola c'erano i vigilanti e grazie a loro si riusciva a tenere a bada i vandali. Non mancava comunque anche la manutenzione», scrive sui social Valentina Mammalella. «Al Comune sembrano tutti impegnati, a parole, a correre dietro i grandi progetti trascurando quello che già esiste: la villa dovrebbe rappresentare, per il ruolo sociale che svolge, una priorità dell'attuale amministrazione comunale», si sfoga su Fb Rosa Cortese. Una sorta di difesa d'ufficio per il sindaco Raffaele Bene e la maggioranza che lo sostiene, in parte arriva da Assunta D'Ambrosio: «La colpa è dell'inciviltà delle persone: un'altalena non si rompe per caso c'è sempre qualche testa calda che ci mette lo zampino. Purtroppo, molta gente è fatta così: per esempio, si lamenta delle strade sporche ma poi non esita a buttare a terra le carte a terra. Purtroppo, sembra un vortice, dove tutti sono pronti a protestare e poi nessuno muove un dito per cambiare il corso delle cose». Chi può, intanto, va in trasferta per godersi un po' di verde e relax. «È veramente triste, ma io pur di portare mio figlio in un parco devo spostarmi a Cardito o a Frattamaggiore dove la struttura non solo è molto carina ma resta aperta fino alle 22», dice Roberto Ilde. Ma di testimonianze di protesta se ne potrebbero raccogliere a centinaia: tutti puntano l'indice contro la maggioranza guidata da Bene. A cominciare dall'opposizione: «Ci ritroviamo con una città abbandonata a se stessa a causa di un'amministrazione ormai assente, troppo impegnata solo a fare un continuo valzer delle poltrone: quattro giunte in tre anni sono troppe mentre abbiamo ville comunali impraticabili, centro storico e periferie invivibili, delinquenza crescente e la mega frazione Arpino sempre più abbandonata», dice Alessandro Graziuso, uno dei consiglieri comunali che ha sostenuto la candidatura Bene prima di diventarne una spina nel fianco. «Abbiamo ereditato un comune in dissesto», dicono al Palazzo. 

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