Villa del Sole, Iannelli respinge le accuse: «Nessun accordo illecito»

Villa del Sole, Iannelli respinge le accuse: «Nessun accordo illecito»
di Leandro Del Gaudio
Sabato 25 Gennaio 2020, 09:00 - Ultimo agg. 12:07
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Si è avvalso della facoltà di non rispondere, di fronte alla necessità di leggere gli atti che stanno alla base dell'ordine di arresto ai domiciliari. Non risponde alle accuse nel corso dell'interrogatorio dinanzi al gip, ma si mostra comunque determinato a difendersi fino in fondo.

Eccolo di nuovo in Tribunale, Paolo Iannelli, l'ex primario del reparto di ortopedia del Cardarelli, dominus della clinica Villa del Sole. Giacca blu, camicia bianca, portamento fiero, attraversa il palazzo di giustizia per andare ad incontrare il giudice Giovanna Ciervo, che ha firmato nei suoi confronti l'ordine di arresti ai domiciliari. Spiega il penalista Maurizio Loiacono, che assiste Paolo Iannelli: «Si tratta di contestazioni che risalgono a più di dieci anni fa, abbiamo chiesto di acquisire tutti gli atti, alla luce dell'enorme volume di documenti presenti nel fascicolo, per ricostruire il percorso investigativo e rispondere in modo corretto alle domande». Ma in che cosa consiste il nuovo filone investigativo?

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Inchiesta condotta dal pm Alessandra Converso, sotto il coordinanento del procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, sono due le accuse a carico di Paolo Iannelli e del suo ex socio Marco Von Arx (formalmente destinatario di un ordine di cattura ai domiciliari, ma residente in Svizzera): si va dall'ipotesi di bancarotta di Villa del Sole, per la presunta distrazione di beni e crediti della clinica presso la srl Il muletto, riconducibile ad alcuni stretti congiunti di Paolo Iannelli; all'accusa di concussione, per aver preteso una sorta di tangente da un fornitore di protesi, dietro la minaccia di interrompere i rapporti commerciali del Cardarelli con la stessa ditta di forniture.

Scenari che ora attendono la replica da parte del diretto interessato. Spiega il penalista Loiacono: «Ribadisco l'esigenza di leggere il compendio investigativo nella sua interezza, anche se per cominciare a orientarsi in questa vicenda, è sufficiente leggere il contratto tra la clinica Villa del Sole e la srl Il Muletto: non si è trattato di una distrazione, ma di una sorta di prestito, lasciando piena disponibilità alla clinica Villa del sole di rientrare in un secondo momento delle quote societarie. Era una sorta di finanziamento garantito, ma credo che nessuno - tra pm e giudice - abbia mai valutato questo aspetto».

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Fatto sta che questa vicenda rappresenta la seconda tegola giudiziaria per Iannelli. Dieci mesi fa, il primario è stato condannato a nove anni di reclusione nel corso del filone principale dell'inchiesta, che lo vide rimanere in cella per alcune settimane. Era il caso della concussione legata al trasferimento di pazienti dal Cardarelli a Villa del sole: in preda al dolore e di fronte, distesi su barelle nei corridoi, alcuni pazienti firmavano le dimissioni e accettavano di passare in clinica, staccando ticket onerosi al giorno». Ora però si attendono gli esiti del nuovo filone investigativo, con una probabile richiesta di revoca della misura dinanzi al Tribunale del Riesame.

Sotto inchiesta anche due figli di Paolo (a sua volta figlio del primario Eugenio Iannelli), ma anche la moglie e la suocera. e da parte di tutti i soggetti coinvolti c'è la convinzione di riuscire a dimostrare - contratto alla mano - la correttezza della propria condotta in seno a La muletto srl. 

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