Whirlpool Napoli, vertice e presidio al ministero: ultimo giorno per bloccare i licenziamenti

Whirlpool Napoli, vertice e presidio al ministero: ultimo giorno per bloccare i licenziamenti
Giovedì 14 Ottobre 2021, 15:39 - Ultimo agg. 15 Ottobre, 00:15
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Caso Whirlpool, non c'è l'accordo agognato ma non è detta l'ultima parola. La trattativa riprende domani mattina, in  presenza del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e del ministro del Lavoro, Andrea Orlando: l'azienda ha dato la disponibilità a sospendere fino al 15 dicembre la procedura di licenziamento, siglando subito un patto. E però. «Le condizioni si dettano e si firmano da tutte le parti. Le cose si fanno con simmetria informatica. Noi abbiamo ricevuto questo lunedì un documento di una pagina che voi ci avete ma dato per valutare la possibilità di ingresso da parte di Invitalia. Una pagina di documento avuta pochi giorni fa», la stoccata del viceministro allo sviluppo Alessandra Todde, rivolta ai vertici Whirlpool durante il confronto. «Non avete neanche dato informazioni utili sulla cessione al consorzio. I vostri ultimatum non sono corretti quindi la domanda che ci poniamo è: come pensate di di chiudere l'accordo in 24 ore?», l'attacco dell'esponente del governo. 

«Sulla nostra dataroom ci sono circa 600 file, al momento abbiamo registrato 1 solo accesso. Siamo sicuri che tutto quanto ci è stato richiesto è stato caricato sul sito. Noi siamo sempre stati reattivi nel dialogo con il consorzio, nel definire tutte le tematiche anche quelle che sono state definite bloccanti, come bonifica o altro, portando le evidenze con documentazione», è la replica di Luigi La Morgia, amministratore delegato Whirlpool Italia. «Mi dispiace che azienda venga accusata di non essere in buona fede e di dettare le condizioni.

Noi siamo stati molto chiari e trasparenti quando abbiamo avviato la procedura, con delle tempistiche precise che erano note a tutti», aggiuinge; mentre i lavoratori con una statua di San Gennaro sono radunati in piazza. In presidio davanti al dicastero, durante la riunione iniziata alle 15.30 e proseguita fino a tarda sera, per dare garanzie ai 340 dipendenti dello stabilimento di via Argine a Napoli.

«Un incontro determinante», lo definiscono Crescenzo Auriemma, segretario generale Uilm Campania, e Antonio Accurso, segretario generale aggiunto Uilm Campania, con Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom Cgil, decisi a non lasciare il tavolo senza una soluzione. «È finito il tempo delle parole» sottolineano Auriemma e Accurso, che sollecitano un intervento diretto del governo per garantire l'ingresso degli operai in Invitalia. Massimiliano Nobis, segretario nazionale Fim invoca di «dimostrare la coerenza con quanto proclama», e un progetto in tempi certi. Prosegue il pressing per avere un impegno da Whirlpool e arrivare alla costituzione di un consorzio di imprese per rilevare il sito di Napoli, che è presente al tavolo in plenaria. «Auspico che tutte le parti coinvolte si adoperino per individuare una soluzione in grado di garantire prospettive sicure ai lavoratori dell'azienda. In tale ottica, è necessario un progetto industriale credibile e fortemente legato al tema dell'innovazione tecnologica», interviene anche il neoeletto sindaco, Gaetano Manfredi.

«Il consorzio potrebbe valutare di prendere un impegno alla costituzione e successiva presentazione del piano industriale entro dicembre. Abbiamo bisogno di tempo, però, per dare una proposta seria fatta di aziende che evitino questo come un salto nel buio»: la linea di Invitalia per quanto riguarda la tempistica. E la mobilitazione contina. Domani alle 11, in occasione della prima udienza del Tribunale di Napoli sul ricorso presentato da Fim-Fiom-Uilm per condotta antisindacale della multinazionale, è annunciato anche un presidio all’ingresso del Palazzo di Giustizia, Isola E7. «Abbiamo dimostrato una grandissima buona volontà per restringere i tempi, ma non è possibile farlo in breve tempo. Ogni azienda ha un percorso autonomo che può fare indipendentemente da questo. Non è facile fare nulla prima di fine anno, ma ad impossibilia nemo tenetur», questa la posizione attribuita a Riccardo Monti coordinatore delle aziende interessate alla costituzione di un hub della mobilità sostenibile che rileverebbe il sito Whirlpool di Napoli.
 

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