Capri e l'ulivo, un legame che risale nei secoli

Capri e l'ulivo, un legame che risale nei secoli
di Anna Maria Boniello
Venerdì 5 Agosto 2022, 19:54 - Ultimo agg. 6 Agosto, 16:55
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Capri, isola terra degli Ulivi. Il libro di giuseppe Aprea pubblicato dalla Conchiglia è stata l’occasione per parlare tra amanti e cultori delle tradizioni capresi nell’altro aspetto di una terra cantata da poeti, dipinta da pittori illustri e famosi, l’isola protagonista di libri e volumi scritti e raccontati dai grandi nomi della letteratura italiana e straniera. Dimora di imperatori dell’epoca romana, di premi Nobel ed i nuovi miti del terzo millennio. Tutto ciò grazie alla presentazione del libro “L’ISOLA, TERRA DEGLI ULIVI E D’INFINITE STORIE” edizioni la Conchiglia, che si è tenuta nella medioteca Mario Cacace ad Anacapri. Una storia discussa e raccontata, un documento inedito di 150 pagini che attraverso la storia dell’ulivo e dell’olio a Capri arricchito da personaggi, racconti inediti, immagini e foto di ieri e di oggi che parlano di un’antica tradizione che ha avuto l’olio a Capri ed Anacapri. In sala, oltre ai tanti appassionati ed olivocoltori, erano presenti il Sindaco di Anacapri Alessandro Scoppa, il Vicesindaco Franco Cerrotta e rappresentanti dell'amministrazione . Tanti interventi e domande all’autore Giuseppe Aprea ed all’editore Riccardo Esposito si sono avute nel corso della presentazione che nel loro intervento hanno voluto rimarcare: “l’importanza documentale del lavoro svolto per valorizzare un tassello della memoria contadina, relativo alla storia isolana”. L’attenzione al territorio e alle sue pratiche, in gran parte abbandonate nel territorio di Capri e quelle limitrofe all’isola. Mentre ad Anacapri c’è stato un vero e proprio ritorno all’antica cultura grazie al lavoro svolto dall’associazione L’Oro di Capri che ha permesso che negli ultimi dieci anni sono ritornate oltremodo vive. Gli interventi che si sono avuti nel corso della presentazione sono stati tutti svolti da esperti e docenti universitari come  la prof.ssa Helga Sanità, docente di Antropologia culturale presso UNISOB il Prof. Gabriele Della Morte, dell’Università Cattolica di Milano sino a Saverio Pandolfi, ricercatore del CNR IBBR di Perugia. Nel libro di Aprea si racconta anche lo storico legame tra l'isola blu e l'olivocoltura, un tratto che riemerge ma sin ora era restato sconosciuto. Uno storico legame tra l’ulivo e Capri che trasporta il lettore in epoche lontanissime. quando l’isola era la meta scelta nei primi viaggi dei coloni provenienti dalla Grecia. In quello spazio di mare che l’uomo di oggi chiama Golfo di Napoli. Nello scorrere le pagine si apprende che l’ulivo era diffuso a Capri anche nel XVI secolo. Da alcune testimonianze poi si evince che già nel XVIII secolo il francese Montesquieu giudica l’olio isolano “il migliore olio d’Italia”. Tutto questo è racchiuso nel prezioso libro scritto da Giuseppe Aprea.

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