Cristo velato, foto e pagine di bellezza con Scripta Maneant

Cristo velato, foto e pagine di bellezza con Scripta Maneant
di Giuliana Covella
Mercoledì 27 Marzo 2019, 11:30
3 Minuti di Lettura
«Non si tocca! mi urlò una voce, mentre stavo per allungare la mano su quella meravigliosa scultura. Avevo all'incirca 7 anni quando mia nonna mi portò la prima volta in quella misteriosa cappella, dove non seppi mai di chi era quella voce che mi redarguì nell'avvicinarmi al Cristo Velato del Sanmartino». Così Peppe Barra racconta la sua esperienza da bambino nella Cappella Sansevero alla presentazione della rivoluzionaria opera editoriale realizzata da Scripta Maneant attraverso la campagna fotografica in scala 1:1. All'interno di uno dei luoghi di culto più suggestivi al mondo l'attore ha presentato il volume fotografico «Napoli, la Cappella Sansevero e il Cristo Velato». A illustrarlo, insieme a Barra, Fabrizio Masucci, presidente e direttore del Museo Cappella Sansevero, Federico Ferrari, direttore editoriale Scripta Maneant, Marco Bussagli, l'autore, Carlo Vannini, fotografo e Gianni Grandi, responsabile di produzione della campagna fotografica.

Dalle nuove foto sono nati due volumi: un'edizione pregiata a tiratura limitata di 777 esemplari e una destinata alla grande distribuzione libraria. Entrambe in italiano e inglese, sono introdotte da Masucci e da Barra. Mentre i testi sono a cura di Bussagli. Si tratta del volume più completo e prestigioso dedicato al Museo del Principe Raimondo di Sangro, realizzato con la nuova esclusiva campagna fotografica in scala 1:1. «Il valore aggiunto di questo progetto editoriale - spiega Masucci - consiste nel fatto che è stata effettuata una campagna complessa e complessiva della Cappella in giga pixel, il che dà un valore alle foto ai fini documentari e conservativi. Per i visitatori al bookshoop museale ci sarà ora un prodotto nuovo che dà l'idea della coerente bellezza del luogo grazie a queste foto che hanno una resa eccezionale».
 
Prezioso monumento di arte e mistero, la settecentesca Cappella custodisce il Cristo Velato, capolavoro scultoreo di Giuseppe Sanmartino (1753), esposto in queste pagine in una ricchezza di dettagli che offre un'esperienza sensoriale suggestiva e di grande impatto emozionale. Durante la presentazione l'editore Scripta Maneant ha consegnato dunque uno strumento di indagine scientifica e di tutela conservativa, proseguendo nel suo intento di condivisione delle bellezze del patrimonio artistico italiano. In 129 immagini la preziosa versione a tiratura limitata in formato 31x45 e 244 pagine, è essa stessa un'opera d'arte: copertina rigida rivestita in pelle nera primo fiore e stampata con oro a caldo e bassorilievo artigianale artistico applicato sul piatto frontale realizzato da laboratorio artigianale. Tutto in un cofanetto rivestito in carta stampata in quadricromia, impressioni a caldo in lamina argento con finiture in tela in testa e al piede. Stampato da Papergraf, Piazzola sul Brenta, Padova.

«Questo libro è la storia della Cappella e la stratificazione dei significati che vi sono all'interno - dice Bussagli - perché il Principe di Sansevero è una persona di una cultura estremamente vasta e complessa, ma molto organica, per cui la Cappella può essere letta come mausoleo di famiglia, percorso di redenzione cristiana oltre che massonico e alchimistico. Tutti elementi che si intrecciano nell'uso dell'arte in maniera armonica grazie a questa mente geniale avanti con i tempi». Autore della campagna fotografica è Carlo Vannin, uno dei maggiori fotografi d'arte italiana e docente di Fotografia per i Beni Culturali all'Accademia di Belle Arti di Bologna. «Questo è il frutto di un lavoro fatto in team - spiega - con tecniche innovative. In digitale abbiamo la possibilità di fare delle cuciture con le fotografie, di sospendere la macchina fotografica e le luci con dei pali e portarli a punti di vista molto alti che sarebbero visibili solo con un ponteggio». Fondamentale la collaborazione di Gianni Grandi, che aggiunge: «Il mio apporto è stato di misurare fotometricamente tutte le statue per avere un punto di riferimento, poi l'impaginazione e la messa in stampa con inchiostri vegetali a caldo che permette la vividezza dei colori e un mantenimento dei dettagli». Dopo il volume dedicato al Nettuno di Bologna e ora alla Cappella Sansevero e il Cristo Velato di Napoli, Scripta Maneant inizia la pubblicazione di opere editoriali che celebrano, sempre attraverso nuove immagini inedite, monumenti e opere d'arte di particolare e significativa valenza identitaria. In arrivo, in estate una nuova pubblicazione: stavolta dedicata al teatro San Carlo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA