«ClassicAlBorgo» a Guardia Perticara, il festival della coppia in fuga dal lockdown

Il festival della coppia in fuga

«ClassicAlBorgo» a Guardia Perticara, il festival della coppia in fuga dal lockdown
di Maria Pirro
Martedì 20 Luglio 2021, 11:43 - Ultimo agg. 24 Marzo, 12:13
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In fuga da Milano e dal lockdown. Tra colline verdi, alberi da frutto, calanchi e mucche podoliche che pascolano libere. La meta è Guardia Perticara, un borgo medievale, di 600 anime, con le case in pietra e i panorami suggestivi che fanno tanto Benvenuti al Sud. Qui si trasferiscono Chiara Renino e Giuliano Guidone,  quarantenni napoletani con un bambino piccolo e un "Kawai" a coda. Marito e moglie, entrambi pianisti. «Ci siamo innamorati, suonando a quattro mani» dice Chiara romantica, e spiega che il trasloco nella casa di famiglia risale a un anno fa. «Per le vacanze. Poi, non so più quante volte, abbiamo rimandato la partenza. E, quest'estate, abbiamo deciso di organizzare un festival in modo da far conoscere questo luogo incantevole» aggiunge la giovane mamma, direttrice editoriale della Sonzogno, presentando l'iniziativa che tiene insieme diverse armonie. Musica e natura.

Tre notti di note nel paese che domina la valle del Sauro, in provincia di Potenza, e ha origini antichissime: le prime testimonianze archeologiche dell'età del ferro. In località San Vito sono stati rinvenuti corredi tombali che risalgono V secolo avanti Cristo, e le grotte basiliane lasciano intuire una forte influenza greco-ortodossa.

Con l'arrivo dei saraceni, il borgo viene, però, distrutto e resta a lungo disabitato. Nel 1979, Guardia Perticara ospita la troupe di Francesco Rosi per “Cristo si è fermato a Eboli” con Gian Maria Volonté che interpreta Carlo Levi, autore dell’omonimo romanzo da cui è stato tratto il film. A testimonianza di questa esperienza, all’ingresso del borgo c'è un murale che raffigura l'attore insieme con i cittadini nel ruolo di comparse.

Il resto è immutato da decenni. «Non c'è nemmeno un bancomat, e tutti i ristoranti sono chiusi, un po' per la pandemia, un po' per la cronica mancanza di clienti» spiega Renino, che si è messa alla ricerca di altri vacanzieri e turisti, coinvolgendo l'amministrazione comunale e gli irriducibili abitanti, pronti a trasformare le abitazioni in B&B in occasione di "ClassicAlBorgo". Così l'idea diventa manifesto: l'11, il 12 e il 13 agosto è in programma la rassegna nel centro lucano. Con Beppe Vessicchio, nella sua veste più inedita di compositore. Con Alessio Boni, interprete di un nuovo melologo. Con il virtuoso Francesco Libetta, chiamato a eseguire originali brani della Magna Grecia. E con l'aiuto di uno sponsor. «L'iniziativa è possibile grazie al sostegno di Total E&P Italia, partner con la Concessione Shell Italia E&P S.p.A. e Mitsui E&P Italia B S.r.l.» sottolinea Chiara. «Vuole essere un messaggio di speranza, amore e fede nella bellezza come strumento necessario alla rinascita». Il sindaco Pasquale Montano è entusiasta: «Per l’alto valore culturale dell'evento, che ho subito appoggiato con forza».

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In prima serata il direttore d’orchestra, Peppe Vessicchio, propone "Ashram", una sua composizione, e arie di Mozart e Cimarosa riorchestrate per quintetto d'archi. Sul palco c'è anche il soprano Minni Diodati che ha prestato la voce, nelle esibizioni canore, anche alla protagonista della serie tv di Raiuno, "Il commissario Ricciardi". Il giorno dopo Alessio Boni presenta "La Traviata sono io", melologo commissionato dal Festival a Marco Salvio e Filippo Arriva. Al pianoforte Daniela Filosa e Giuliano Guidone. Chiude la kermesse "Al chiaro di Luna", con Libetta che esegue valzer e ballate di Chopin, tarantelle e Liszt, la sonata numero 2 di Beetoven e un omaggio a Francesco d’Avalos, principe e compositore scomparso qualche anno fa,  napoletano illustre ma anche antenato di Maria e Carlo Gesualdo da Venosa. 

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