Girolamini, sopralluogo del ministro Sangiuliano: «Presto via i ponteggi dalle facciate»

«È un grande patrimonio, che rispecchia la grandezza culturale della città di Napoli»

Il ministro Gennaro Sangiuliano ai Girolamini
Il ministro Gennaro Sangiuliano ai Girolamini
di Gennaro Di Biase
Giovedì 9 Marzo 2023, 07:00 - Ultimo agg. 10 Marzo, 07:10
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Un tour tra opere concluse e cantieri. Più di qualcosa si muove, al Complesso dei Girolamini, e in primavera arriveranno nuovi importanti risultati, come la riapertura fronte strada dell'ingresso su via dei Tribunali. Ma molto resta ancora da fare e siamo ben lontani da una valorizzazione totale del tesoro nel ventre di Napoli. La visita del ministro Gennaro Sangiuliano, tra navate splendenti, calcinacci e materiali di risulta, riaccende i riflettori sullo stato di avanzamento del recupero dei Girolamini. «È un grande patrimonio, che rispecchia la grandezza culturale della città di Napoli - ha commentato il ministro durante la visita - Ricordo quando ero studente universitario all'indomani del terremoto: questo complesso si trovava in una condizione di degrado e dissesto. Ricordo le battaglie che, da giornalista, conducemmo assieme all'avvocato Gerardo Marotta per questo sito. Il fatto che adesso ci sia un punto d'inizio importante, al quale personalmente voglio dare impulso, credo sia significativo. Questo è uno dei tesori di Napoli». 

 

Si avvista ancora qualche scaffale vuoto, ma lo splendore della biblioteca sa di eterno, più che di antico. La chiesa, completamente recuperata, è bagnata dalla stessa luce calda. All'esterno, dall'affollatissima via dei Tribunali, svettano purtroppo ancora le transenne e i teli dei ponteggi. Ma presto andranno via. A raccontarci cosa c'è e cosa manca è Rosalia D'Apice, direttrice dei lavori al Complesso dei Girolamini: «I lavori sono divisi in tre lotti per un importo complessivo di 13 milioni spiega che hanno interessato parti diverse del complesso.

La sala Vico fa parte del lotto Sviluppo '14-'20 in capo al Ministero della Cultura, e ha interessato il restauro delle sale storiche del Camino, Croce e Vico. Non solo gli apparati decorativi, con affreschi e tele, ma anche tutte le coperture». La cronologia dei lavori al Complesso è articolata: «Sono partiti in maniera differenziata - prosegue D'Apice - Il lotto della biblioteca da 7 milioni è partito nel 2020, è completo all'80% e la previsione della fine dei lavori è prevista per la fine del 2023. Il lotto della chiesa è invece collaudato e completato, ci sono in atto delle verifiche. L'altro lotto afferisce al Grande Progetto Unesco, finito al 50%, con un finanziamento della Regione con stazione appaltante del Comune: questo interessa la facciata della chiesa su via Duomo, che è completata, e entro fine marzo sarà liberata dai ponteggi. Si entrerà da via dei Tribunali. Esistono parti del complesso non ancora coperte dai finanziamenti, tra cui l'ambulacro e altri spazi. I finanziamenti coprono il 70% della struttura. Per il chiostro dell'Arancio si valuta la copertura del Pnrr». In altri termini, il 30% del restyling dei Girolamini è ancora fuori dai finanziamenti. 

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L'irrisolto affascina, ma è contrario a una messa a sistema dei luoghi. Sono tante le potenzialità inespresse dei Girolamini, che si trovano in sostanza sulla soglia tra l'oggi e il domani e che potrebbero nascondere addirittura le spoglie di uno dei più grandi uomini della cultura italiana di tutti i tempi: Giambattista Vico. L'ex assessore alla Cultura di Palazzo San Giacomo, Nino Daniele, torna a riproporre la questione che risale a circa dodici anni fa. «Credo che andrebbero fatte delle opportune analisi genetiche sull'ipotesi che Vico sia stato sepolto ai Girolamini - osserva - Ritengo che la ricostruzione fatta negli anni scorsi da don Sandro Marsano, ex rettore dei Girolamini, vadano ulteriormente approfondite. Si sorveglino poi con attenzione i prossimi progetti sui lavori. Va assolutamente evitato il rischio che anche all'interno di un complesso prezioso come questo di via dei Tribunali possa sorgere un ristorante, come è stato ventilato». 

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