Napoli, la “Medaglia Plinius” dell'European Geophysical Union 2024 al federiciano Jacopo Selva

Il riconoscimento per la sua ricerca interdisciplinare sui rischi naturali

Napoli, la “Medaglia Plinius” dell'European Geophysical Union 2024 al federiciano Jacopo Selva
Napoli, la “Medaglia Plinius” dell'European Geophysical Union 2024 al federiciano Jacopo Selva
Giovedì 14 Marzo 2024, 14:34
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La medaglia Plinius European Geophysical Union 2024 è stata assegnata al professore Jacopo Selva dell'Università degli Studi di Napoli Federico II per la sua ricerca trasformativa nella modellazione quantitativa del pericolo sismico, vulcanico e tsunami, che ha portato a soluzioni applicate pertinenti utilizzate nella protezione civile e nella gestione delle emergenze.
La medaglia è stata istituita dalla divisione Rischi Naturali dell'European Geophysical Union per riconoscere la ricerca interdisciplinare sui rischi naturali. Il nome di Gaius Plinius Secundus (~23 – 79 d.C.), ben noto alla città di Napoli, riconosce il ruolo dei nostri antenati che si dedicarono al miglioramento delle conoscenze dei rischi naturali e alla loro mitigazione. La medaglia viene assegnata annualmente come riconoscimento a una ricerca interdisciplinare di alto livello sulla stima di diversi tipi di rischi naturali e alla applicazioni nel campo della riduzione degli stessi. Quest'anno il comitato dei Premi EGU ha premiato 52 delle 218 candidature ammissibili, attribuendo premi e medaglie ai geoscienziati per i loro eccezionali contributi alla ricerca nelle scienze della Terra, planetarie e spaziali.

Jacopo Selva ha conseguito il dottorato di ricerca in geofisica presso l'Università di Bologna, è stato ricercatore all'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ed è attualmente professore associato al Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e delle Risorse. Negli ultimi anni ha sviluppato ricerche innovative e di grande impatto su diversi tipi di rischi naturali, in particolare sulla stima della pericolosità da maremoti e vulcanica. Le ricerche, ampiamente citate nella letteratura internazionale, hanno avuto anche importanti aspetti applicativi per la città di Napoli e non solo. Ha inoltre coordinato tavoli di lavoro per la stima dei pericoli naturali per l'isola di Ischia, un laboratorio naturale per il multirischio. Gli interessi scientifici di Selva includono la valutazione probabilistica del rischio vulcanico, la valutazione probabilistica del rischio sismico, la valutazione probabilistica del pericolo di tsunami, le valutazioni multi-hazard e multi-risk, la quantificazione delle incertezze nelle valutazioni del pericolo e del rischio, i modelli precursori delle eruzioni vulcaniche e le interazioni a breve e lungo termine tra terremoti e tra terremoti ed eruzioni vulcaniche.

I suoi principali contributi sono nei campi della valutazione probabilistica del pericolo vulcanico e della valutazione probabilistica del pericolo sismico, e più recentemente nel campo della valutazione probabilistica del rischio di tsunami. Selva ha trasformato questi campi introducendo nuovi metodi quantitativi integrati in un quadro più generale. Ha anche contribuito allo sviluppo di previsioni probabilistiche e modelli di pericolo che tengono conto e propagano correttamente le incertezze e che integrano diversi tipi di informazioni, come modelli fisici, osservazioni e opinioni di esperti. Ha sviluppato strumenti chiave per la previsione a lungo e breve termine delle eruzioni e delle inondazioni dello tsunami. È uno degli sviluppatori del Bayesian Event Tree per la previsione delle eruzioni e del modello di pericolo vulcanico, ed è l'autore principale del metodo di previsione probabilistico dello tsunami.

La previsione probabilistica dello tsunami tiene esplicitamente conto delle incertezze dei dati e delle previsioni e consente di collegare le previsioni in un sistema di avviso di decisione razionale. Questo è un importante passo avanti nella definizione di come le incertezze possono essere utilizzate per un processo decisionale razionale.

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Il lavoro di Selva ha importanti implicazioni per la valutazione e la mitigazione del rischio. Ha guidato con successo diversi gruppi di lavoro per il Dipartimento italiano della protezione civile, riunendo ricercatori dell'INGV e del mondo accademico italiano. Nel 2015, è stato il coordinatore del gruppo di lavoro che ha condotto la valutazione scientifica dei pericoli per la definizione della “zona gialla” ufficiale del piano di evacuazione per la ricaduta tephra dal vulcano Campi Flegrei a Napoli, in Italia, una delle aree vulcaniche a più alto rischio al mondo. Nel 2016-2017, ha coordinato due gruppi di lavoro dedicati alla creazione della base scientifica per la definizione di scenari di riferimento e livelli di allerta per l'isola di Ischia, e per l'isola di Vulcano, in Italia. Come investigatore principale o task leader, Selva è stata anche coinvolta in otto progetti relativi ai pericoli naturali.

Inoltre, Selva ha supervisionato diversi studenti e ricercatori all'inizio della carriera, tra cui studenti di Master, un dottorando, stagisti e borsisti post-dottorato. È autore o coautore di oltre 100 articoli nelle principali riviste internazionali peer-reviewed, tra cui numerosi articoli ad alto impatto. In conclusione, Jacopo Selva ha condotto una ricerca trasformativa interdisciplinare fondamentale nel campo dei pericoli naturali, con contributi eccezionali che vanno dalla valutazione dei pericoli dei fenomeni vulcanici alla modellazione dei pericoli sismici e tsunami.

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