Napoli capitale della Cultura con 40 delegazioni dai Paesi del Mediterraneo: «Subito pace e sicurezza»

Napoli capitale della Cultura con 40 delegazioni dai Paesi del Mediterraneo: «Subito pace e sicurezza»
di Valerio Esca
Giovedì 16 Giugno 2022, 11:00 - Ultimo agg. 18:17
4 Minuti di Lettura

Tutto pronto per la Conferenza dei ministri della Cultura dei Paesi del Mediterraneo. Napoli sarà per due giorni la culla della cultura, città dell'accoglienza, capitale del Mediterraneo. Oggi e domani il ministro della Cultura Dario Franceschini accoglierà in città, nella prestigiosa cornice di Palazzo Reale e del Teatro di San Carlo, 40 ministri, le delegazioni composte da più di 100 rappresentanti dei Paesi del Mediterraneo. Dalla Francia al Medio Oriente fino al Nord Africa. Sarà elaborato un Patto tra i paesi del Mediterraneo, che mette il capoluogo campano al centro: «Processo di Napoli». Un'intesa che mira alla costruzione di percorsi per una rifondata collaborazione culturale della regione Euro-mediterranea.? In occasione del summit, inoltre, la nave Palinuro della Marina Militare che ospita a bordo la mostra documentaria dal titolo Storie di epidemie tra terra e mare nelle carte d'archivio, sarà ormeggiata nel Golfo di Napoli, proprio davanti Palazzo Reale. 

Oggi è prevista l'accoglienza dei ministri e delle delegazioni a partire dalle 18, da parte della Fanfara del 10° Reggimento carabinieri Campania Napoli. Alle 19 il via con la cerimonia di apertura, nel salone d'Ercole, dove ad aprire le danze sarà il ministro della Cultura italiano Dario Franceschini. Sarà poi il momento di Luigi Di Maio, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, e di Cecilia Alemani, curatrice della 59esima esposizione internazionale d'arte Biennale di Venezia. Alle 19,45 il rito della cosiddetta foto di famiglia sul terrazzo di Palazzo Reale. Alle 20 ministri e delegati si trasferiranno nel Teatro San Carlo dove potranno assistere al concerto dell'orchestra del Massimo napoletano diretta dal maestro Riccardo Frizza, ma soltanto dopo i saluti di benvenuto del sindaco Gaetano Manfredi.

Gli ospiti potranno ascoltare una selezione di opere italiane, come Vissi D'Arte da Tosca di Giacomo Puccini, Di Provenza Il Mar da La Traviata di Giuseppe Verdi e La Danza, Tarantella Napoletana di Gioachino Rossini.

Video

Si entrerà nel vivo della Conferenza già in mattinata, alle 10,30, quando è previsto l'intervento del ministro Franceschini. Poi il semaforo verde alla sessione plenaria e alle tavole rotonde. La prima a prendere la parola sarà la ministra della Cultura francese, di origini libanesi, Rima Abdul-Malak. Sarà poi la volta di Marya Gabriel, commissario europeo della direzione generale per l'Istruzione, la Gioventù, lo Sport e la Cultura (da remoto); Stefano Sannino, segretario generale del servizio europeo per l'Azione esterna (da remoto); Maciej Popowski, direttore generale facente funzioni della Politica europea di vicinato e negoziati di allargamento; Haifa Najjar, ministero della Cultura del Regno Hashemita di Giordania e co-presidente dell'Unione per il Mediterraneo; e Nasser Kamel, segretario generale dell'Unione per il Mediterraneo. La prima sessione (11-12,20) si concentrerà sui meccanismi di risposta comune e sull'azione coordinata regionale per la protezione del patrimonio culturale in caso di calamità naturali e scenari di crisi e sulla lotta al traffico illecito dei beni culturali nella regione Euro-Mediterranea. Successivamente (12,20-13,40) si discuterà delle strategie e delle azioni regionali per massimizzare il contributo culturale agli obiettivi di sviluppo sostenibile, all'Accordo di Parigi e al green deal. Un'ora di tempo per gli incontri bilaterali. Si andrà avanti con la terza sessione (14,40-16): strategie ed azioni regionali per rafforzare la resilienza e sfruttare la transizione digitale nei settori culturali. Alle 16,30 la conferenza stampa di chiusura.

«Domani a Napoli (oggi per chi legge, ndr) nella riunione dei ministri della Cultura convocata dall'Italia, parleremo di tutela del patrimonio culturale, di pratiche illecite da combattere. Sono terreni sui quali da decenni l'Italia è all'avanguardia, è giusto che lo rivendichi» ha sottolineato Franceschini ieri. «Parliamo delle cose che non funzionano - ha ribadito il ministro - ma dobbiamo parlare orgogliosamente anche di quelle che funzionano»

© RIPRODUZIONE RISERVATA