Napoli capitale del giornalismo libero con il Festival “Imbavagliati”

Gli ospiti e il programma delle tre giornate dedicate alla libertà di stampa e alla "perduta umanità"

La locandina del Festival
La locandina del Festival
di Aurora Alliegro
Giovedì 27 Aprile 2023, 19:27
5 Minuti di Lettura

È in corso presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici l’inaugurazione della VIII edizione del Festival Internazionale “Imbavagliati”, l’iniziativa dedicata al giornalismo civile ideata e diretta dalla giornalista napoletana Désirée Klain, fondatrice dell’Associazione culturale “Periferie del Mondo - Periferia Immaginaria”, nonché responsabile per la Campania di “Articolo 21, liberi di...”.

 
A far da prologo al Festival è la proclamazione del Premio Pimentel Fonseca e del Premio Pimentel Fonseca – Honoris Causa, riconoscimenti dedicati alla memoria di Eleonora Pimentel Fonseca, patriota napoletana e fondatrice del giornale Monitore Napoletano. Stella Moris, avvocato e difensore dei diritti umani, moglie di Julian Assange, è stata quest’anno insignita del Premio Pimentel Fonseca per «il suo coraggio nel difendere, attraverso il caso di Julian Assange, il diritto alla libertà di stampa di tutti i giornalisti del mondo, testimoniando che vive in Lei la stessa ispirazione di Eleonora». A consegnare il Premio alla Moris, Giuseppe Giulietti, fondatore e coordinatore nazionale di Articolo21, già presidente della Fnsi e Nino Daniele, presidente del comitato scientifico ed ex assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli. 
 

Annalisa Savino e Fatou Diako si sono invece aggiudicate il Premio Pimentel Fonseca – Honoris Causa.

La prima con la motivazione di «aver difeso con la forza delle parole e delle azioni, attraverso il suo lavoro di dirigente scolastica, vissuto come una missione, la Memoria, la Storia, la Resistenza e la Costituzione Italiana»; e la seconda, invece, per il merito di «aver costruito ponti di solidarietà locali e internazionali, con il suo instancabile impegno di attivista. Contribuendo a far diventare Napoli una città-rifugio».

Tra gli altri interventi, anche Massimiliano Marotta, presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Vittorio Di Trapani, Presidente della Fnsi, Paola Spadari, Consigliera Segretaria dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Elisa Marincola, portavoce di Articolo21, Stefania Maurizi, giornalista investigativa, Carmela Rescigno, presidente della II Commissione Speciale “Anticamorra e Beni Confiscati”, Claudio Silvestri, segretario generale aggiunto Fnsi, Vincenzo Vita, presidente comitato garanti di Articolo21, e Désirée Klain, ideatrice e direttore artistico di “Imbavagliati”. Presenti inoltre Anna Motta e Pino Paciolla, genitori di Mario Paciolla, l’attore Patrizio Rispo, il collettivo #freeassangenapoli e lo street artist internazionale, Jorit.  
 
 

Il festival 

Tra giovedì 27 e sabato 29 aprile 2023, Napoli farà dunque da cornice all’evento internazionale – il cui simbolo è proprio la Mehari appartenuta al giornalista napoletano Giancarlo Siani – destinato a restituire spazio e dignità a coloro che hanno lottato contro il bavaglio della censura, rischiando la propria vita pur di difendere il diritto alla libera stampa di fronte alla minaccia di incombenti persecuzioni e di gravi ripercussioni legali. Condizioni particolarmente allarmanti a cui finanche i cronisti italiani non possono dirsi pienamente estranei se si considera la posizione occupata dall’Italia nella classifica mondiale sulla libertà di stampa pubblicata da Reporters Without Borders per il 2022. Attestatasi 58esima, l’Italia ha perso diciassette posizioni rispetto all’anno precedente, dimostrando di non essere avulsa dalla graduale perdita di autonomia vissuta dalle testate mondiali in virtù del crescente aumento di interferenze e minacce esterne.

Il programma

L’iniziativa contro la censura si svolgerà per tre giorni tra l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e Piazza Plebiscito e comprenderà anche l’inaugurazione della mostra “Gianluca Costantini per Imbavagliati”, prevista presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici fino al 31 maggio 2023.

Di seguito all’evento di apertura del Festival, seguiranno nei prossimi giorni una serie di manifestazioni e incontri. Venerdì 28 aprile alle ore 18 presso Piazza del Plebiscito, si terrà il flash-mob “Spieghiamo la Pace” con l’artista Marisa Laurito come madrina d’eccezione. Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace, presenterà in anteprima nazionale il programma della Marcia Perugia-Assisi prevista per il prossimo 21 maggio. Parteciperanno inoltre le giornaliste Zhanna Zhukova (Ucraina), Farzana Jadid (Afghanistan), l’iranista Sara Hajinezhad (Iran), l’attivista Fatou Diako (Costa D’Avorio) e l’artista Gianluca Costantini. In rappresentanza della stampa interverrà il direttore del Corriere del Mezzogiorno, Enzo d’Errico.
 
Infine, sabato 29 aprile alle ore 18 presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, chiuderà l’itinerario di eventi il focus “Mamma Africa” dedicato alla drammatica stretta sulla libertà di stampa in Congo e in Somalia. Saranno presenti Enzo Nucci, inviato Tg3 ed ex corrispondente RAI per l’Africa Subsahariana, Marco Cesario, giornalista e scrittore esperto di censura, Giunio Santini, specialista di sicurezza e conflitti per l’area dei Grandi Laghi, e Jean Léonard Touadi, analista congolese, advisor della FAO.
 
L’evento, organizzato dall’Associazione Periferie del Mondo – Periferia Immaginaria, si svolge in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Articolo 21, la Federazione Nazionale della Stampa, l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania e con il patrocinio di Amnesty International Italia e la Fondazione Polis per le vittime innocenti di criminalità e i Beni Confiscati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA